Il deputato astigiano di Fratelli d'Italia, Marcello Coppo, ha recentemente condiviso sui social media alcune riflessioni riguardanti i contenuti dei film d'animazione per bambini, scatenando un dibattito (leggi QUI)sulla rappresentazione di temi come l'orientamento sessuale nelle opere destinate ai più giovani.
Coppo ha raccontato di aver visto un film animato con suo figlio, nel quale erano presenti diversi elementi che l'onorevole definisce "stereotipi della società moderna", tra cui una coppia omosessuale. Il deputato ha espresso perplessità non tanto sul contenuto in sé, quanto sulla apparente contraddizione tra la censura di elementi tradizionali come "il bacio del principe azzurro che sveglia la principessa" e l'inclusione di tematiche LGBTQ+ in film classificati per bambini dai 7 anni in su.
"Quello che non comprendo però sono gli attacchi un po’ sconfusionati per una battuta di normale buonsenso - spiega il deputato - Nello specifico ho girato un video in cui ho descritto quello che mi è capitato un giorno in cui ho visto un bel film animato insieme a mio figlio. In tale opera cinematografica erano presenti tutti gli stereotipi della società “moderna”: il protagonista povero che diventa cavaliere, il potere costituito che opprime il popolo ignaro degli inganni delle classi dominanti, la donna mutaforma condannata a essere un mostro ma buona che si sacrifica per salvare tutti e, dulcis in fundo, il cavaliere che si innamora del principe azzurro.
Molta azione, molta retorica e un finale inaspettato: appunto la coppia di cavalieri che si innamora. Se pensiamo all’amore tra Achille e Patroclo, non è così nuova come idea ma tant’è.
Fino a lì, può piacere o non piacere. Quello che non comprendo è come si parli di censurare il bacio del principe azzurro che sveglia la principessa, così come la pelle bianca di Biancaneve e poi, a film catalogati come visibili da bambini dai 7 anni in su, sia possibile il bacio che c’è nel video. Il “però” derivava da questa valutazione."
"Posso serenamente tranquillizzare chi mi ha attaccato che a mio figlio ho già spiegato che ci sono coppie dello stesso sesso e ne abbiamo anche incontrate e non è un problema - aggiunge Coppo - così come ho spiegato che per fare figli, serve un padre e una madre, così come per natura è dalla notte dei tempi. Il come farli non l’ho ancora spiegato, forse perché sarò un bigotto. Siamo arrivati al punto da ritenere un “però” come violento, a considerare la declinazione del maschile e del femminile nella lingua italiana come pericolosa, così pericolosa da dover mettere a testa in giù le lettere finali delle parole, se non anche a testa in giù chi rispetta la grammatica. Questo mi pare un comportamento con germe di violenza.
Spero solo che gli strumenti che tali menti illuminate vogliono dare alle nuove generazioni per proteggersi da mostri come il sottoscritto, non siano cartelli con sopra scritte tolleranti e amorevoli come “benvenut* in Frocessione” con tanto di foto del Santo Padre oltre che del Presidente del Consiglio dei Ministri".
"Io i bambini li lascerei stare e farei vivere loro sereni la loro età - conclude - Parlano tanto di omotrans….(etc)….fobia, ogni anno aggiungono una sillaba, o di intolleranza ma quello che manca forse è solo un po’ di buonsenso"