Entro quattro giorni sarà divulgata la bozza del nuovo accordo che porterà alla stabilizzazione di tutto il personale sanitario che ne avrebbe diritto con i criteri del 2023. Ed entro il 10 settembre le singole sigle sindacali dovranno dare il proprio parere.
Ecco cosa prevede la conciliazione firmata da Cisl Funzione Pubblica e la Regione, tornando dunque un passo indietro rispetto alle modifiche che erano state apportate nel novembre proprio del 2023, più restrittive. Coinvote circa 124 persone che erano rimaste escluse.
Tutto è iniziato con un ricorso
Il "duello" si era aperto quando proprio la Cisl aveva firmato un ricorso per condotta antisindacale presentato dalla Cisl Fp Piemonte, tramite il segretario generale Sergio Melis e il segretario con delega Alessandro Bertaina e con il patrocinio dell’avvocato Clelia Imberti.Con il ricorso proposto avanti il Giudice del Lavoro del Tribunale di Torino si è contestato alla Regione di aver modificato a novembre 2023, in assenza della convocazione di tutte le componenti della delegazione di parte sindacale, l’accordo in materia di stabilizzazione del personale sanità pubblica firmato il 26 settembre dello stesso anno. "La Cisl Fp - si legge in una nota - non ha mai condiviso le modifiche unilateralmente apportate, in quanto di ostacolo alla stabilizzazione dei dipendenti, tanto che conducevano alla esclusione di ben 124 domande presentate.
Il risultato raggiunto oggi costituisce una evidente e condivisa presa di impegno da parte della Cisl Fp Piemonte e della Regione di addivenire ad una effettiva stabilizzazione di tutto il personale del comparto sanità".