Venerdì 13 settembre alle ore 17:30, presso il Parco Paleontologico Astigiano a Palazzo Michelerio, verrà inaugurata la mostra fotografica intitolata "In punta d'ali". L'evento promette di essere un'occasione imperdibile per tutti gli amanti della natura e della fotografia, e in particolare per chi nutre un interesse speciale per il mondo dell'avifauna.
Da sempre simbolo di libertà, gli uccelli rappresentano una delle componenti più ricche e variopinte del nostro paesaggio naturale. La varietà delle specie ornitiche presenti è un importante indicatore di integrità ambientale, e il Piemonte, con i suoi ambienti naturali diversificati e unici come le risaie, si presta particolarmente all'osservazione di queste meravigliose creature. La provincia di Asti, con il suo tipico paesaggio rurale caratterizzato da ampie aree di mosaico agrario, colline, boschi e zone umide lungo il fiume Tanaro e i suoi affluenti, è un luogo ideale per la sosta e la nidificazione di molte specie.
L'autore delle immagini esposte, Carlo Nebbia, è un tossicologo presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie di Torino. Da oltre 15 anni coltiva lo studio dell'avifauna come passatempo, una passione che lo ha portato a diventare un fotografo dilettante particolarmente dedito alla "caccia fotografica". La selezione delle immagini esposte è stata effettuata tra oltre 200 specie riprese dall'autore, tenendo in considerazione criteri quali la rarità relativa, momenti particolari del ciclo vitale e combinazioni cromatiche uniche.
Una sezione speciale della mostra sarà dedicata ai rapaci e alle specie alloctone, alcune delle quali rappresentano una sfida crescente in termini di gestione e tutela ambientale. Grande importanza rivestono anche le zone umide, lungo il fiume Tanaro o di corsi d'acqua minori, alcune delle quali sono state recentemente oggetto di tutela sotto forma di riserve naturali gestite dal Parco Paleontologico. L'obiettivo della mostra è di suscitare la curiosità dei visitatori e di avvicinarli al mondo dell'ornitologia, mostrando loro che, con un po' di pazienza, rispetto e fortuna, è possibile osservare da vicino ben 64 specie diverse, alcune delle quali molto rare.
Ad accompagnare la rassegna fotografica ci sarà un poster in cui Enrico Caprio ed Luca Bajmo del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino illustreranno i risultati di uno studio condotto nelle Aree Protette Astigiane. I principali risultati mostrano l’importanza dei boschi autoctoni per la conservazione dell’avifauna sia per le specie svernanti che per quelle nidificanti.
La presentazione dell’evento sarà a cura della giornalista Daniela Peira.
La mostra, allestita nelle aule didattiche al piano terra del museo dei fossili, è un invito a scoprire la bellezza della biodiversità ornitologica del nostro territorio, e a sensibilizzare il pubblico sull'importanza di preservare questi preziosi ecosistemi.
Sarà aperta fino al 13 ottobre 2024 nei seguenti orari lun-ven 11,00-17,00 sab-dom 11,00-18,00, martedì chiuso.
L’ingresso è libero. Info: info@astipaleontologico.it 0141592091 www.astipaleontologico.it