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Green | 28 novembre 2024, 10:01

Coldiretti: "Cresce l’interesse per l’Olio Extravergine d’Oliva italiano"

"Occorre salvaguardare produzioni, prezzo non inferiore a 9 euro e valore culturale", rimarca l'associazione di categoria

Immagine d'archivio

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Aumenta l’interesse per l’Olio Extravergine d’Oliva italiano, quale componente fondamentale della Dieta Mediterranea e della salute. Un successo trainato da una rinnovata sensibilità verso il prodotto certificato 100% italiano, che comprova un’accresciuta cultura dell’origine del prodotto, premiando quanti hanno scommesso su tracciabilità e trasparenza.

E’ quanto è emerso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo, celebrata martedì 26 novembre.

L’olio extravergine d’oliva rappresenta un comparto strategico per il Made in Italy agroalimentare, grazie all’impegno delle circa 400mila aziende agricole nazionali che, con un patrimonio di 250milioni di piante e 533 varietà, garantiscono un prodotto dagli standard elevatissimi e concorrono al più vasto tesoro di biodiversità del mondo (analisi Coldiretti).

Con 43 Dop e 4 Igp, l’Italia detiene la leadership europea, per il maggior numero di oli extra-vergine a denominazione. Complessivamente, la produzione annua si attesta sulle 200mila tonnellate, contro un fabbisogno/anno di un milione di tonnellate. Ampia, dunque, la forbice per adoperare maggiori investimenti e rimettere in produzione o potenziare una coltivazione secolare che, fino all’Ottocento, era molto praticata in Italia.

Inoltre, grazie agli elevati valori di Vitamina E, eccellente antiossidante, purché le olive vengano frante entro le 10 ore, l’olio extravergine d’oliva, non solo rappresenta il grasso buono che fa bene alla salute, ma contribuisce anche prevenzione e protezione

Un patrimonio prezioso rispetto al quale, tuttavia, occorre tenere alta la guardia per contrastare manovre speculative, con l’obiettivo di mettere all’angolo i produttori italiani, costringendoli a vendere sottocosto. 

Un buon olio extravergine di oliva, infatti, mai dovrebbe costare meno di 9 euro; parimenti, prezzi talvolta più alti, derivano anche dal fatto che ce n’è poco. “Un olio venduto a prezzi stracciati non può essere italiano e neppure di qualità”, sottolineano il presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il direttore Giovani Rosso

“Le grandi multinazionali puntano a dimezzare il valore del nostro oro verde, ma Coldiretti non accetta questo gioco al ribasso - rimarcano -. L’olio evo italiano deve mantenere un prezzo minimo per tutelare olivicoltori, che garantiscono qualità eccellente nonostante le difficoltà. Contro frodi e speculazioni, chiediamo controlli severi per proteggere un prodotto unico, pilastro della Dieta Mediterranea e tra i simboli dell’Italia nel mondo. La filiera deve riconoscere un equo valore ai produttori: senza di loro, non esiste futuro per l’olio extra-vergine italiano”.

CS

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