Se il 2023 è stato un anno da record per il gioco d’azzardo, il 2024 ha senza dubbio superato le attese. Anche se non sono ancora noti dati ufficiali, quella che si è appena conclusa è stata di nuovo una stagione importante per il mercato del gambling, che si fa sentire non solo nei grandi centri e nelle metropoli ma anche nei piccoli comuni.
A sottolinearlo è l’ultima ricerca, condotta da Fondazione Isscon, Federconsumatori e Cgil dal titolo proprio “Non così piccoli. L’azzardo online nei piccoli comuni italiani”. Il rapporto pubblicato da Giochidislots analizza la situazione del gambling negli oltre 3 mila comuni con popolazione minore di 10 mila abitanti. Una fetta molto importante per la nostra nazione, dal momento che un quarto degli italiani risiede proprio in questi centri. Il dato più interessante è quello secondo cui si gioca, di media, più nei grandi e medi centri ma anche i piccoli comuni fanno registrare numeri da monitorare.
Per quanto riguarda la nostra regione, la raccolta pro capite nei piccoli comuni è stata di 1.371,90 €, un dato significativamente inferiore alla media nazionale di 1.639,21 €. Considerando il totale dei comuni piemontesi, il valore sale a 1.512,25 €, ma rimane comunque sotto la media nazionale di 1.925,83 €. Questi numeri posizionano il Piemonte tra le regioni italiane con la raccolta a persona più bassa, confermando una minore incidenza del fenomeno rispetto ad altre aree del Paese, come Campania, Calabria e Sicilia, dove i valori superano spesso i 2.500 €. A voler guardare la classifica nel dettaglio, infatti, troviamo proprio la regione di Napoli in vetta mentre fanalino di coda è il Veneto (988 euro di spesa pro capite, meglio di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ferme intorno a 1.000/1.100 euro).
Il report sottolinea ancora la grande differenza tra la propensione al gioco nei piccoli comuni e nei centri maggiori: nei primi, infatti, la raccolta è sensibilmente inferiore rispetto al totale regionale, suggerendo una minore diffusione delle piattaforme di gioco online o un diverso approccio culturale ed economico al fenomeno. Questa discrepanza potrebbe essere legata a fattori come la struttura socioeconomica delle aree rurali e la minore esposizione al marketing aggressivo che spesso caratterizza le grandi città. Un caso particolare è quello del comune di Oulx, in provincia di Torino, che nel 2023 ha registrato una raccolta pro capite di 5.742,05 €. Sebbene inferiore al valore del 2022, pari a 7.195,24 €, si tratta di una cifra eccezionalmente alta rispetto alla media regionale.
Numeri importanti che è bene tenere sotto controllo. Per tutelare i giocatori e la qualità della vita nei piccoli comuni.