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Cultura e tempo libero | 02 giugno 2025, 15:40

Musica barocca al "Verdi": I Musici di Santa Pelagia inaugurano una nuova stagione

Sabato 7 giugno alle 17.30, l'istituto di via Natta ospiterà la prima uscita ufficiale dell'ensemble con il suo nuovo direttore musicale, Maurizio Cadossi

Maurizio Cadossi, nuovo direttore musicale dei Musici di Santa Pelagia

Maurizio Cadossi, nuovo direttore musicale dei Musici di Santa Pelagia

Un atteso ritorno sulla scena musicale cittadina è fissato per sabato 7 giugno alle 17.30. Il Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di via Natta ospiterà "Ciaccone, Passacaglie, Battaglie nei Capricci delle Follie", un concerto che vedrà grande protagonista l’ensemble di strumenti originali I Musici di Santa Pelagia. L'evento assume un significato particolare poiché segna la prima uscita ufficiale della formazione con il suo nuovo direttore musicale, Maurizio Cadossi.

Si tratta di un momento di grande importanza, che celebra la continuità di un ensemble dal curriculum di tutto rispetto. In passato, sotto la guida del suo fondatore Maurizio Fornero, I Musici di Santa Pelagia hanno realizzato progetti di notevole spessore, non solo in ambito concertistico e discografico, ma anche nel campo della ricerca musicologica. Spicca, in particolare, la riscoperta della produzione, virtualmente dimenticata, di Carlo Graziani, compositore astigiano che nella seconda metà del XVIII secolo seppe farsi apprezzare nelle principali capitali europee, da Londra a Parigi fino a Berlino.

Il titolo del concerto, tratteggia un vivido spaccato della letteratura strumentale fiorita alla metà del XVII secolo. Rivela uno spirito talvolta stravagante e scanzonato, che trova piena espressione nei celebri versi di Giovanni Battista Marino: “È del poeta il fin la meraviglia […] Chi non sa far stupir, vada alla striglia!”.

Il programma prenderà avvio con una brillante Passacaglia a due violini e basso continuo pubblicata a Venezia nel 1665 da Biagio Marini. Quest'ultimo, celebre virtuoso di violino bresciano, dopo aver prestato servizio nella Basilica di San Marco sotto la direzione di Claudio Monteverdi, si affermò a livello europeo, ottenendo incarichi prestigiosi come quello di maestro di cappella presso la corte bavarese. Nello stesso periodo emerse il napoletano Andrea Falconieri, che dopo esperienze in Francia e Spagna, nel 1639 entrò al servizio della corte vicereale di Napoli. La sua raccolta del 1659, “Canzone, Sinfonie, Fantasie, Capricci, Brandi, Correnti, Gagliarde, Alemane, Volte per violini e viole”, è un esempio di originale fusione tra stile italiano e spagnolo.

Originario di Busseto, la stessa località che due secoli dopo diede i natali a Giuseppe Verdi, Tarquinio Merula fu un organista di gran fama, distintosi a Cremona, Parma e Varsavia, dove divenne musico da camera del principe ereditario di Polonia. Alla generazione successiva appartengono invece il romagnolo Marco Uccellini e il napoletano Nicola Matteis, entrambi violinisti dal fiammeggiante virtuosismo. Essi contribuirono in modo significativo allo sviluppo del repertorio strumentale che avrebbe poi raggiunto vertici di inarrivabile perfezione con Arcangelo Corelli.

La conclusione ideale di questo stimolante viaggio nella letteratura violinistica del XVII secolo non poteva che essere la celebre "Follia" di Antonio Vivaldi. In questa sonata, strutturata in un solo movimento, il "Prete Rosso" sfoggia la sua inesauribile fantasia e il suo sfrenato virtuosismo attraverso venti funamboliche variazioni su uno dei temi più iconici della storia della musica.

Il programma

Biagio Marini (1594-1663) 
Passacaglia a due violini e basso (Venezia 1665)

Andrea Falconieri (1585-1656) 
Folias echa para mi Señora Doña Tarolilla de Carallenos 
Capriccio Bisbetico. Violino e Violoncello a due 
La Desiderata à due Violini e basso 
La Suave Melodia e sua Corrente, Violino solo e basso

Bernardo Storace (ca 1637-dopo il 1664) 
Ballo della Battaglia a due violini e basso

Marco Uccellini (ca 1603-1680) 
Sinfonia “A Gran Battaglia” a due violini e basso continuo

Tarquinio Merula (1595-1665) 
Canzone a due violini e basso detta “La Gallina” 
Ciaccona a due violini e basso

Nicola Matteis (1640-fine del XVII secolo) 
Preludio 
Adagio Allemanda 
Sarabanda Amorosa 
Gavotta 
Aria Allegra 
Andamento con imitazione del basso 
Scaramuccia

Antonio Vivaldi (1678-1741) 
Sonata in re minore per due violini e basso continuo op. 1 n. 12 “La Follia”

I Musici di Santa Pelagia sono Maurizio Cadossi (violino e maestro di concerto), Michele Rossi (violino), Giovanna Vivaldi (violoncello) e Luciano D’Orazio (clavicembalo)

Curriculum artistici

L’associazione culturale I Musici di Santa Pelagia è stata costituita a Torino nel 2001 con l’obiettivo statutario di valorizzare, attraverso manifestazioni concertistiche e produzioni discografiche, composizioni inedite e sconosciute del periodo tardo rinascimentale e barocco, utilizzando criteri filologici e rifacendosi alla prassi esecutiva dell’epoca. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti del panorama musicale sei-settecentesco, l’ensemble attua infatti una ricerca di opere inedite, privilegiando composizioni rare e di grande interesse artistico, storico e musicologico. Di particolare rilievo sono state le prime esecuzioni moderne del Ballet du Temple de la Paix di Jean-Baptiste Lully con la direzione di Barthold Kujiken, l’oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella e la Messa a tre voci per sua Altezza Reale Carlo Amedeo di Savoia di Maurizio Cazzati.

Nel corso della loro attività I Musici di Santa Pelagia hanno partecipato a numerose rassegne musicali e a manifestazioni di risonanza internazionale sia in Italia sia all’estero, tra cui il Roma Festival Barocco, MiTo, Les concerts à Saint-Germain (Ginevra) e Mille anni di Musica Italiana (Madrid), ottenendo sempre ampi consensi di pubblico e critica.

Di grande rilevanza internazionale sono state le prime incisioni della Messa per il SS. Natale del 1707 di Alessandro Scarlatti (2004), l’oratorio Santa Pelagia di Alessandro Stradella (2007), entrambe pubblicate dalla casa discografica Stradivarius di Milano, che hanno riscosso ampi consensi di pubblica e di critica, testimoniati dai numerosi apprezzamenti su riviste specializzate di musica antica e barocca (Orfeo, Amadeus, Classic Voice). Nel 2016 l’ensemble ha realizzato per l’importante casa tedesca CPO la prima registrazione mondiale delle Sacre Lamentazioni del compositore bolognese Giovanni Paolo Colonna, che è stata recensita in termini estremamente positivi dall’autorevole MusicWeb International.

Nel 2008 I Musici di Santa Pelagia hanno avviato un vasto studio monografico sul violoncellista astigiano Carlo Graziani, artista protagonista nelle principali corti europee nella seconda metà del XVIII secolo. Il lavoro prevede l’incisione integrale del corpus musicale del compositore piemontese e l’edizione in stampa moderna, di cui fino a questo momento sono usciti due dischi, pubblicati rispettivamente dall’etichetta milanese Urania Records e dalla casa discografica belga Passacaille.

Sotto il profilo dell’organizzazione di concerti, I Musici di Santa Pelagia organizzano dal 2005 Regie Sinfonie, la stagione di musica barocca più importante di Torino, che edizione dopo edizione ha ospitato i concerti di parecchi cantanti, solisti, ensemble e direttori di fama internazionale, e nel 2016 sono stati incaricati dal comune di Pamparato di curare per un triennio il Festival dei Saraceni, una importante rassegna di musica antica, che nel 2017 ha tagliato lo straordinario traguardo della cinquantesima edizione. Grazie a una raffinata proposta artistica e alla presenza di artisti di grande richiamo nazionale e internazionale, entrambe le manifestazioni possono contare su un pubblico affezionato e su recensioni molto lusinghiere. Nel 2017 I Musici di Santa Pelagia hanno stipulato con l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte la convenzione triennale “Intrecci Barocchi”, un vasto progetto di valorizzazione e diffusione della musica antica e barocca, che li ha visti al fianco dell’Academia Montis Regalis, dell’Accademia Corale “Stefano Tempia” e del Coro Maghini nell’allestimento di concerti memorabili, come quelli della Juditha triumphans di Antonio Vivaldi (2017), dell’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach (2018), della Messa per il Santissimo Natale di Alessandro Scarlatti (2018), del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier (2019) e del Messiah di Georg Friedrich Händel (2019), sotto la direzione di uno specialista del calibro di Antonio Florio.

Particolarmente intensa è anche l’attività svolta dai Musici di Santa Pelagia nel campo della formazione musicale, che si sostanzia nella gestione dell’Accademia Musicale Torinese e – dal 2017 – dall’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Asti, un fatto che dimostra la presenza sempre più capillare dell’ensemble nel tessuto musicale piemontese. Oltre a queste scuole, I Musici di Santa Pelagia hanno organizzato in estate a Pamparato il Summer Camp (riservato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole primarie e secondarie di primo grado) e il Corso di Musica Antica, che sono ormai considerati tra gli appuntamenti più importanti dell’estate piemontese sia per gli specialisti che vogliono perfezionare il loro approccio esecutivo con docenti di grande prestigio sia per chi desidera avvicinarsi al mondo degli strumenti antichi e della prassi esecutiva d’epoca.

Direttore artistico dei Musici di Santa Pelagia è stato dalla fondazione alla fine del 2024 Maurizio Fornero, cembalista e organista di livello internazionale, al quale è succeduto di recente il violinista parmense Maurizio Cadossi.

Maurizio Cadossi

Nato a Parma nel 1964 dove si è brillantemente diplomato in violino e viola presso il Conservatorio “Arrigo Boito”. Ha frequentato nel 1984 i corsi di alto perfezionamento tenuti da Henrik Szeryng presso il Conservatorio di Ginevra, per perfezionarsi successivamente con Renato Zanettovich (Scuola di Musica di Fiesole), Gigino Maestri e Franco Claudio Ferrari. Da sempre attento alla musica barocca si è altresì diplomato in violino barocco presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Particolarmente attivo in ambito cameristico deve la sua formazione ad Elisa Pegreffi e Franco Rossi, membri del celebre Quartetto Italiano, per il quartetto d’archi, al fondatore del Trio di Trieste Dario De Rosa e al violinista Giuliano Carmignola per quanto riguarda la Musica da camera. 

Premiato in diverse rassegne musicali internazionali ha tenuto concerti, sia in veste di solista che nel ruolo di camerista, affrontando un repertorio che va dal tardo Rinascimento alla Musica di oggi, in tutta Italia nell’ambito di importanti festival e rassegne: Teatro Regio di Parma, Teatro Verdi di Trieste, Estate Musicale Senese, Bologna Festival, Stagione RAI di Milano, Autunno Musicale di Como, Accademia Filarmonica Romana, Festival Barocco di Viterbo, Teatro Massimo di Palermo, Ravenna Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Settimane Musicali di Stresa, Festival Lodoviciano di Viadana, Festival MITO, Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Pistoia, I Concerti del Quirinale, Antiqua di Accademia del Ricercare, ecc.; in tutta Europa: Parigi, Lisbona, Porto, Vienna, Praga, Monaco di Baviera, Barcellona, Palma di Majorca, Santander, Amsterdam, Bruxelles, Nizza, Basilea, Lucerna, Ginevra, Lugano, Düsseldorf, Linz, ecc.; Stati Uniti (New York, Palazzo dell’ONU, Washington, Baltimora, Athens, ecc.) Canada, Messico (Festival Cervantino, ecc.), Sud America (Teatro Colon di Buenos Aires, ecc.) e Giappone (esecuzione delle Quattro Stagioni di Vivaldi alla Concert Hall di Kyoto, ecc.) 

Ha collaborato con artisti come G. Carmignola, M. Brunello, U.B. Michelangeli, G. Garbarino, A. Lonquich, G. Bernasconi, F.M. Bressan, S. Montanari, M. Crippa, C. Bartoli, K. Ricciarelli, J. Galway e altri. È primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona dove compare tra i fondatori dell’Ensemble Voxonus, gruppo strumentale con strumenti originali nato all’interno dell’orchestra stessa.

Redazione

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