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Agricoltura | 12 giugno 2025, 09:35

C'è tempo fino al 25 luglio per candidarsi al "Good farmer award", il premio per l'agricoltura del futuro

Il gruppo cosmetico Davines premia le idee più innovative nel campo dell'agroecologia. I due vincitori riceveranno 10 mila euro ciascuno per sviluppare i loro progetti

Immagine generata da un software di intelligenza artificiale

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C'è ancora tempo per i giovani agricoltori under 35 che vogliono contribuire alla transizione ecologica delle filiere agroalimentari. Il Gruppo Davines ha infatti annunciato la proroga per le candidature al "The Good Farmer Award 2025". La nuova scadenza per presentare i progetti, rigorosamente mediante il form presente sul sito del gruppo promotore, è fissata per le 18 del 25 luglio 2025.

L'iniziativa, prima nel suo genere in Italia, si propone di premiare gli agricoltori under 35 che hanno sviluppato progetti ispirati ai principi dell'agricoltura biologica rigenerativa e dell'agroecologia. L'obiettivo è chiaro: diffondere una nuova cultura di produzione agricola che sia sostenibile e rispettosa degli ecosistemi. I due vincitori selezionati riceveranno dal Gruppo Davines un premio di 10.000 euro ciascuno, destinato all'acquisto di materiali e a interventi per migliorare le pratiche agroecologiche già avviate.

Per partecipare al bando, è necessario possedere una certificazione biologica valida e dimostrare di applicare almeno tre delle pratiche di agricoltura biologica rigenerativa indicate. Tra queste figurano la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l'uso di fertilizzanti organici, l'agroforestazione, le colture di copertura e la pacciamatura. Il premio è aperto anche alle aziende agricole-zootecniche che adottano sistemi di allevamento estensivi e attenti al benessere animale, favorendo così la creazione di sistemi agricoli sinergici che imitano i processi naturali.

A valutare i progetti sarà una giuria di alto profilo presieduta da Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. La commissione è composta da accademici ed esperti del settore, tra cui Davide Bochicchio, ricercatore del CREA Zootecnia e acquacoltura, Dario Fornara, direttore di EROC, Angelo Gentili, responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente, Paola Migliorini, professoressa all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Alessandro Monteleone, dirigente di ricerca del CREA, Camilla Moonen, professoressa all'Università Sant’Anna di Pisa, e Francesca Pisseri, socia fondatrice dell’Associazione italiana di Agroecologia.

La cerimonia di premiazione si svolgerà tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2025 presso il Davines Group Village di Parma.

A margine della notizia, va doverosamente sottolineato che, l'impegno del Gruppo Davines per un modello di business sostenibile non è una novità. Già nel 2022, in collaborazione con il Rodale Institute, l'azienda ha creato l'EROC (European Regenerative Organic Center) a Parma: 17 ettari dedicati alla ricerca e alla formazione sull'agricoltura biologica rigenerativa applicata alla cosmesi e non solo.

Questo premio, pertanto, si inserisce in un percorso più ampio. Con il programma "Davines Group Towards Planet Regeneration", l'azienda punta a utilizzare, entro il 2030, almeno 80 ingredienti provenienti da agricoltura biologica rigenerativa nelle formule dei suoi prodotti haircare e skincare, come già avviene per achillea, calendula e fico d’India. Un impegno che si basa sulla consapevolezza, supportata da studi scientifici come quelli del Rodale Institute, che l'agricoltura rigenerativa non solo può eguagliare le rese di quella convenzionale, ma apporta anche significativi benefici economici e ambientali.

Redazione

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