Il Vermouth di Torino ha il suo Consorzio di Tutela. Questo è quanto riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, segnando un traguardo fondamentale per la promozione e la tutela di questa eccellenza del Piemonte, identificato come custode e garante di un importante patrimonio culturale, sociale ed economico.
Il neopresidente Bruno Malavasi, per l’occasione ha dichiarato: “Salutiamo con grande soddisfazione il riconoscimento del Consorzio del Vermouth di Torino che, come giustamente evidenziato nel comunicato del MASAF, rappresenta il primo vino aromatizzato a ottenere una tutela di questo livello. E’ doveroso riconoscere il merito di questo fondamentale risultato al grande lavoro fatto negli scorsi anni dal past-president Roberto Bava e dal direttore Pierstefano Berta. Uno sprone in più per tutti noi in questa nuova fase di crescita”.
Il provvedimento, infatti, come ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida, conferma l’impegno istituzionale a proteggere e promuovere le produzioni del territorio, rafforzando un sistema delle Indicazioni Geografiche che vale oltre 20 miliardi di euro alla produzione, e rappresenta il 16% dell’export agroalimentare italiano.
Inoltre, tale riconoscimento, simbolo di Torino e del Piemonte, farà da ambasciatore alla tradizione, al territorio, alla convivialità e allo stile di vita, rafforzando il ruolo del Consorzio nella difesa e promozione della IGP Vermouth/Vermut di Torino, assolutamente l’unica IGP riconosciuta per un vermouth.
“È una bella notizia per il Piemonte e per l’Italia del gusto, dell'enogastronomia e dei sapori - dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni - Il riconoscimento del Consorzio di Tutela del Vermouth di Torino è il segno che la nostra qualità continua a fare scuola nel mondo. Parliamo di un prodotto che nasce da Torino e dal suo territorio, da oltre due secoli fra i simboli della città e della sua storia che porta con sé storia, eleganza, misura, e che ora potrà contare su un organismo strutturato per la sua promozione e tutela diventando ancora di più ambasciatore del nostro saper fare”.
Il Consorzio avrà quindi tutti i titoli per operare in modo da assicurare che il nome di questa IGP sia usato correttamente e non venga impiegato in modo ingannevole, combattendo le contraffazioni, la concorrenza sleale, le imitazioni e gli usi impropri della denominazione che possano ingannare il consumatore o ledere i produttori. Oltre alla tutela, il Consorzio avrà anche il compito istituzionale della promozione e valorizzazione di questa produzione certificata IGP, un percorso che ha già intrapreso con attività realizzate in Italia e in molte parti del mondo.
Il Consorzio del Vermouth di Torino è stato costituito nel 2019. Fra i suoi Soci si trovano sia importanti multinazionali, sia realtà produttive medie e piccole, oltre a rappresentanti della filiera delle erbe aromatiche, che coprono oltre il 90% della produzione di questa eccellenza del Piemonte, diffusa in 80 Paesi. La produzione è arrivata a toccare circa 6 milioni di bottiglie e registra una costante tendenza alla crescita in volumi e valori.
L’iter per arrivare a questo risultato è frutto di un lungo lavoro di squadra, che ha coinvolto Roberto Bava, presidente del Consorzio dalla sua creazione fino a questo 3 ottobre, e il direttore Pierstefano Berta, sostenuti dalla preziosa collaborazione di Federvini, in particolare dal suo direttore, Gabriele Castelli.