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Green | 16 giugno 2025, 14:50

Gli alberi come patrimonio dell’umanità: a Roma l’8° Conferenza Internazionale sulla prevenzione delle emergenze ambientali

Dalla Camera dei Deputati un messaggio forte per la tutela dell’ambiente e dei territori, tra interventi istituzionali, scienza e spiritualità. Ha partecipato anche Aldo Pontarelli, segretario della Social Future Project

Gli alberi come patrimonio dell’umanità: a Roma l’8° Conferenza Internazionale sulla prevenzione delle emergenze ambientali

Si è svolta lo scorso 4 giugno, nella prestigiosa Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma, l’8ª Conferenza Internazionale sulla Prevenzione delle Emergenze Ambientali, dal titolo evocativo “Protezione dei Territori e degli Alberi”. L’appuntamento, ormai divenuto un punto fermo per chi si occupa di ambiente, è stato promosso dalle associazioni Social Future Project Italia APS e FuturLab Costruiamo il Futuro APS, in collaborazione con l’I.E.M.O. - ITPC, Commissione Internazionale per la Protezione degli Alberi, e con il patrocinio di enti di altissimo livello: dal Parlamento Europeo al Ministero dell’Ambiente, passando per ISPRA, INGV, Regione Lazio, Comune di Roma e COPAGRI.

Dalle istituzioni alla scienza, una rete per la tutela ambientale

A dare il via alla giornata, i saluti del dr. Pasqualino Buonfiglio, presidente di Social Future Project APS, e del cav. Antonio La Ferrara, presidente di FuturLab. L’incontro, moderato dall’ITPC, ha ospitato una lunga e ricca serie di interventi da parte di studiosi, dirigenti e rappresentanti di organizzazioni ambientali.

Un messaggio toccante è arrivato anche dal mondo ecclesiastico: Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Battista Re, attraverso le parole del monsignor Vittorio Formenti, ha ricordato il valore del rispetto del creato, richiamandosi all’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Dal Regno Unito alla Val di Fassa: le voci di un fronte comune

Particolarmente apprezzato l’intervento del Cavaliere di Gran Croce S.E. Philip Edward Leo Africa Bonn, giunto da Londra per parlare della tutela arborea nel Regno Unito, mentre l’ing. Sigfrido Cappa, vicepresidente vicario di Confindustria Bari-Barletta, ha puntato l’attenzione sulla responsabilità dell’industria nella sostenibilità ambientale.

Importanti contributi sono arrivati dal dr. Tommaso Alberti dell’INGV e dal dr. Lorenzo Ciccarese dell’ISPRA, che hanno illustrato gli impatti dei cambiamenti climatici e le strategie per la biodiversità. A seguire, l’arch. Matteo Sernesi, urbanista esperto in pianificazione ecologica, e il dr. Tommaso Battista, presidente nazionale di COPAGRI, hanno posto l’accento sul ruolo dell’agricoltura sostenibile.

In memoria delle vittime dell’inquinamento, in difesa degli alberi

Un momento particolarmente solenne è stato il minuto di silenzio dedicato alle vittime delle emissioni da combustione di biomasse legnose, che in Italia provocano migliaia di morti premature ogni anno. Un dramma silenzioso, denunciato con fermezza dalla Conferenza che ha definito tali combustibili “false energie rinnovabili”, sulla base di studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali come Nature Conservation ed Epidemiologia e Prevenzione.

È stato ricordato anche il monito del Premio Nobel William Moomaw, secondo il quale “per rimpiazzare un solo albero adulto servirebbero 48.000 piantine di due anni”. Un dato che ribadisce l’urgenza di proteggere ogni singolo albero.

Due risoluzioni per un futuro sostenibile

Al termine della giornata, la Conferenza ha adottato due risoluzioni storiche, entrambe approvate all’unanimità e per acclamazione: la candidatura del Monte Bronzone e del comprensorio del Basso Sebino come Geoparco UNESCO, e la Dichiarazione Universale ‘Alberi Patrimonio dell’Umanità’, che riconosce agli alberi un valore insostituibile per la salute del pianeta, dell’uomo e della biodiversità.

Una dichiarazione che si ispira direttamente alla Dichiarazione dei Diritti dell’Albero proclamata dal Parlamento francese nel 2019 e che punta a una nuova legislazione internazionale in grado di riconoscere l’albero come essere vivente portatore di diritti.

Presenze dal Piemonte e voce ai territori

Alla conferenza hanno partecipato anche delegazioni dalle province di Asti e Alessandria, tra cui un rappresentante del consiglio comunale di Alessandria e Aldo Pontarelli, segretario della Social Future Project. Una presenza che ha sottolineato l’impegno crescente dei territori piemontesi nella lotta ai cambiamenti climatici e nella promozione della cultura ambientale.

L’8ª Conferenza Internazionale si è così chiusa con un messaggio chiaro: non c’è più tempo da perdere. Gli alberi, i territori e l’ambiente non sono solo risorse da gestire, ma beni da proteggere, perché da loro dipende la nostra sopravvivenza.

Redazione

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