Lo scorso 13 luglio, il Rotary Club Asti ha tagliato il prestigioso traguardo dei 75 anni. Fondato nel 1950, il club ebbe come suo primo presidente l’avvocato, parlamentare e Padre Costituente Umberto Grilli, figura di spicco che ne inaugurò la lunga storia di servizio.
In attesa delle celebrazioni ufficiali, che si svolgeranno il prossimo autunno, la ricorrenza è stata sottolineata da un importante riconoscimento. Il governatore del Distretto Rotary 2032, Luigi Gentile (a sinistra nell'immagine sottostante), ha infatti consegnato al neo-presidente del club astigiano, Renzo Gai, un attestato firmato direttamente dal presidente del Rotary International, l'italiano Francesco Arezzo. Un ringraziamento formale per la costante attività al servizio della comunità che ha caratterizzato il sodalizio fin dalla sua nascita.
E proprio guardando al futuro, il presidente Gai ha svelato l'intenso programma per l'anno sociale 2025-2026 durante una serata conviviale svoltasi al Ca’ Vittoria di Tigliole. Le attività confermano il solido impegno del club in campo sociale, sanitario, civico e culturale, con una particolare attenzione al mondo della scuola.
Sul fronte internazionale, il programma si preannuncia ricco di appuntamenti: Asti ospiterà il tradizionale incontro di amicizia e lavoro con i club gemelli di Avignone, Interlaken e Friedricshaffen-Lindau, e verrà promossa una missione a Parigi in collaborazione con i Rotary Club della capitale francese. Di grande interesse anche il progetto di valorizzazione del territorio, che vedrà il club collaborare con i Rotary di Alba e Nizza-Canelli per promuovere tre eccellenze enogastronomiche: il tartufo, la bagna cauda e il gran bollito risorgimentale.
Il calendario culturale si arricchirà della presenza di ospiti illustri, tra cui il giornalista Jas Gawronski, l’economista Carlo Cottarelli e l’avvocato e storico Riccardo Rossotto.
"Non mancheranno le sorprese!", ha preannunciato il presidente Gai, sottolineando come uno degli obiettivi principali del suo mandato sarà quello di rafforzare i legami interni al club. È infatti intenzione del direttivo dedicare parte della vita associativa all'approfondimento della conoscenza e dell'amicizia tra i numerosi soci, per i quali è previsto un programma di formazione rotariana e un ulteriore incremento del loro numero.