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Cronaca | 24 luglio 2025, 16:52

Stazione di Asti: ammoniti cinque esercizi per vendita irregolare di alcolici

La polizia interviene contro le violazioni dell'ordinanza comunale. In caso di recidiva, rischio chiusura temporanea

Stazione di Asti:  ammoniti cinque esercizi per vendita irregolare di alcolici

La zona della stazione ferroviaria di Asti torna al centro dell'attenzione delle forze dell'ordine per questioni legate all'ordine pubblico e alla sicurezza. La squadra amministrativa della Questura ha notificato 5 provvedimenti di ammonimento ad altrettanti titolari di esercizi commerciali del quartiere, tutti accusati di aver violato le normative sulla vendita di bevande alcoliche.

Le violazioni accertate

I controlli hanno evidenziato il mancato rispetto dell'ordinanza del sindaco che impone il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche, compreso l'asporto, in determinati orari e circostanze. Questa misura era stata adottata dall'amministrazione comunale proprio per contrastare i fenomeni di degrado e i problemi di sicurezza che spesso si verificano nell'area della stazione.

Le violazioni non si sono limitate solo alla vendita irregolare di alcolici, ma hanno riguardato diverse infrazioni amministrative che hanno portato il Questore della Provincia di Asti a intervenire con i provvedimenti di ammonimento.

L'ammonimento rappresenta un primo avvertimento formale che ha l'obiettivo di responsabilizzare i commercianti sul loro ruolo sociale. Come spiegato dalla Questura, la misura serve a "sensibilizzare il titolare circa la necessità di tenere comportamenti di solerte ed operosa collaborazione con l'autorità di pubblica sicurezza e le forze dell'ordine".

In pratica, ai titolari viene chiesto di diventare "sentinelle" del territorio, segnalando tempestivamente alle forze dell'ordine situazioni che potrebbero degenerare in problemi per la sicurezza pubblica. Questo include non solo ciò che accade all'interno dei loro locali, ma anche nelle immediate vicinanze e nelle pertinenze degli esercizi.

Gli obblighi dei commercianti

I cinque titolari ammoniti sono stati formalmente informati sui loro doveri: devono astenersi da comportamenti contrari alle norme di legge e evitare qualsiasi azione che possa contribuire ad aumentare il rischio di situazioni critiche per l'ordine pubblico.

La collaborazione richiesta non è solo passiva, ma attiva: i commercianti devono allertare prontamente le forze dell'ordine quando si trovano di fronte a situazioni potenzialmente pericolose che potrebbero compromettere la sicurezza della zona.

L'ammonimento non è solo un richiamo formale, ma rappresenta anche un ultimo avvertimento. I titolari sono stati chiaramente informati che in caso di ulteriori violazioni rilevanti, l'Autorità di Pubblica Sicurezza potrà avviare un procedimento amministrativo ben più severo.

Il riferimento è all'articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che prevede la possibilità di sospendere temporaneamente la licenza dell'esercizio commerciale. Questa misura comporterebbe la chiusura forzata dell'attività per un periodo determinato, con evidenti conseguenze economiche per i titolari.

Un problema ricorrente

L'intervento nella zona stazione conferma come quest'area continui a essere sotto osservazione speciale da parte delle autorità. La concentrazione di esercizi commerciali, la presenza del flusso di pendolari e viaggiatori, e la conformazione urbanistica del quartiere creano spesso le condizioni per situazioni di degrado e problemi di ordine pubblico.

L'ordinanza comunale sulla vendita di alcolici era stata pensata proprio per prevenire assembramenti e comportamenti che potrebbero compromettere la sicurezza e la vivibilità della zona. La violazione sistematica di queste regole da parte di alcuni commercianti ha reso necessario l'intervento più deciso della Questura.

L'iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di controllo del territorio che vede le forze dell'ordine collaborare con l'amministrazione comunale per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini. L'approccio scelto privilegia inizialmente il dialogo e la responsabilizzazione, ma non esclude interventi più energici quando necessario.

Redazione

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