Il Quadila Festival di Albugnano, in provincia di Asti, si conferma ancora una volta un appuntamento culturale attento alle questioni più urgenti del presente.
L'evento organizzato da Lo Stagno di Goethe dedica una serata speciale alla riflessione sulla drammatica situazione palestinese, proponendo al pubblico un momento di approfondimento e sensibilizzazione su uno dei conflitti più complessi e dolorosi del nostro tempo.
L'evento: "Leggenda e popolo ai tempi della Palestina sterminata"
Venerdì 25 luglio alle 21, il Cortile dell'Antica Canonica di Albugnano farà da cornice a una serata intitolata "Leggenda e popolo ai tempi della Palestina sterminata". L'incontro, definito dagli organizzatori come uno "scambio di saperi", vedrà protagonisti due testimoni d'eccezione: la ricercatrice Viviana Codemo e l'educatore palestinese Sami Hallac, entrambi impegnati attivamente nella causa palestinese.
La serata non sarà solo un momento di confronto intellettuale, ma un'esperienza multisensoriale che unirà parole, musica e teatro. Le letture teatrali, affidate ad Anna Delfina Arcostanzo insieme agli attori e alle attrici de Lo Stagno di Goethe, si alterneranno agli interventi musicali di Chiara Galliano, creando un racconto corale che darà voce alle storie di vita, ai suoni e alle parole del popolo palestinese.
In caso di maltempo, l'evento si trasferirà presso la Sala Camilla Serafino in via Roma 9, sopra l'Enoteca di Albugnano. La partecipazione è completamente gratuita, con la possibilità per il pubblico di contribuire attraverso offerte libere a sostegno del Festival.
I protagonisti dell'incontro
Viviana Codemo: trent'anni di impegno per la Palestina
Viviana Codemo porta con sé un bagaglio di esperienza e conoscenza costruito in oltre tre decenni di impegno. La ricercatrice e attivista si occupa di Palestina dal 1990, testimoniando attraverso il suo lavoro l'evoluzione di un conflitto che ha segnato generazioni intere.
Codemo è socia di PCRF (Palestine Children Relief Fund), un'organizzazione non governativa specializzata nelle cure mediche per i bambini palestinesi. Questa ONG sta svolgendo in questi mesi un ruolo fondamentale nel fornire sostegno sanitario e umanitario a una popolazione civile sempre più provata dal conflitto.
La sua conoscenza del territorio non è solo accademica: Codemo è stata diverse volte in Palestina e a Gaza per seguire progetti di sostegno all'infanzia, stabilendo legami umani profondi con la popolazione locale. Oggi, molti dei suoi amici palestinesi si trovano nella drammatica situazione di dover lottare quotidianamente per la sopravvivenza in quello che lei stessa definisce un "massacro".
Sami Hallac: la voce dell'esilio palestinese
Sami Hallac rappresenta la voce diretta dell'esperienza palestinese. Originario di quella parte della Palestina occupata nel 1967, vive in Italia dal 1977, dove ha costruito la sua vita professionale come educatore presso i servizi sociali di Torino.
Il suo impegno per la causa del suo popolo non si è mai interrotto nonostante la distanza geografica. Hallac è membro attivo dell'UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese) e di Kalimaat - Parole da e per la Palestina, due associazioni che si battono per promuovere iniziative politiche, culturali e sociali finalizzate a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione palestinese e a sostenere la resistenza del popolo palestinese.
La sua attività intellettuale si è concretizzata anche nell'ambito editoriale: Hallac ha tradotto "Diario da Gaza" di Wi'am Qudaih, un'opera che offre una testimonianza diretta della vita sotto assedio, arricchita dalla prefazione di Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i diritti umani nei territori palestinesi occupati.
Il Quadila Festival: cultura e impegno civile
Il Quadila Festival si distingue nel panorama culturale piemontese per la sua capacità di coniugare intrattenimento e riflessione critica. L'evento di venerdì 25 luglio si inserisce perfettamente nella filosofia dell'iniziativa, che vede nella cultura uno strumento indispensabile per comprendere e affrontare le sfide del presente.
La scelta di dedicare una serata alla questione palestinese testimonia la volontà degli organizzatori di non limitarsi a proporre eventi meramente ricreativi, ma di utilizzare lo spazio culturale come luogo di confronto e sensibilizzazione su tematiche di rilevanza internazionale.
Un racconto necessario
In un momento storico in cui il conflitto israelo-palestinese continua a mietere vittime civili e a generare sofferenze indicibili, iniziative come quella di Albugnano assumono un valore particolare. La serata del 25 luglio si propone di offrire al pubblico gli strumenti per comprendere una realtà complessa, andando oltre le semplificazioni dei media mainstream per dare voce a testimonianze dirette e autentiche.
L'incontro tra Codemo e Hallac promette di essere un momento di condivisione emotiva e intellettuale, dove le competenze della ricercatrice si incroceranno con l'esperienza vissuta dell'educatore palestinese, creando un dialogo ricco di sfumature e profondità.
Il formato scelto dagli organizzatori, che prevede l'integrazione di teatro e musica, permetterà di veicolare il messaggio attraverso linguaggi diversi, raggiungendo una platea più ampia e rendendo accessibili contenuti che altrimenti rischierebbero di rimanere confinati in ambiti specialistici.