/ Green

Green | 02 agosto 2025, 13:13

Asti, SEquS risponde al PD sui piccioni

Il circolo astigiano replica a un’interpellanza del Partito Democratico sulla presenza dei colombi in città, criticando l’impostazione del dibattito e proponendo una riflessione sulla qualità della vita urbana e l’ambiente

Immagine generica

Immagine generica

“Ci chiediamo, con un certo sgomento: davvero per il Partito Democratico il problema di Asti sono gli escrementi dei piccioni?”, scrive SEquS Asti in risposta a un’interpellanza dei dem che indicava nella presenza dei colombi urbani un problema di decoro e igiene da affrontare con urgenza, criticando con forza quella che definisce “una campagna facile, populista” e di corto respiro.

“I piccioni sono parte della storia delle nostre città. Sono animali sinantropi: vivono accanto all’uomo da epoche remote, si sono adattati ai suoi spazi, ai suoi ritmi, persino al suo disprezzo. Nell’antichità erano alleati, messaggeri, simboli di pace e purezza. Oggi sono trattati come scarto urbano, sporcizia da rimuovere. Ma se ci fermiamo un attimo a guardare, capiamo che i piccioni non sono “fuori posto”: siamo noi, piuttosto, ad aver costruito città che hanno dimenticato il significato della coabitazione tra le specie”, scrivono, ricordando che il problema non sta tanto nel guano di questi animali, quanto in un “antropocentrismo miope e arrogante”.

Infatti, secondo SEquS, focalizzarsi sul guano significherebbe ignorare le vere minacce alla qualità della vita urbana: l’inquinamento da traffico, la cementificazione, i progetti infrastrutturali ad alto impatto ambientale come la nuova tangenziale, e l’erosione del tessuto sociale ed economico locale.

Inoltre, ad essere messa in discussione è stata l’intera impostazione ideologica della campagna: “Combattiamo i piccioni in nome del decoro, ma non vediamo il degrado ben più grave che noi stessi produciamo. Le polveri sottili per esempio (PM2.5, PM0.1), invisibili ma letali, entrano nei nostri polmoni e nel nostro sangue, colpiscono bambini, anziani, lavoratori. Ma fanno meno notizia delle “cacche” sulle panchine - proseguono - Il guano non uccide. Lo smog sì”.

Non manca un attacco al linguaggio politico adottato da una parte della sinistra, in riferimento all’espressione “progressisti ed ecologisti”, vista come un “palese travestimento ideologico per continuare a sostenere lo stesso modello produttivo, predatorio e diseguale”, alimentando il paradosso dello sviluppo sostenibile. 

Per questo, il circolo astigiano chiede un cambio di paradigma radicale: abbandonare la retorica dell’uomo al centro, e ricostruire una visione urbana fondata su relazioni più eque e rispettose tra esseri umani, ambiente e altre specie.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium