Nella notte tra mercoledì e giovedì è stata posata la campata del nuovo viadotto sulla strada provinciale 7, una delle operazioni tecniche più complesse e decisive per la realizzazione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo.
A occuparsene è stata la società appaltatrice, impegnata in un intervento che segna l’inizio dell’ultima fase di lavorazione per un’infrastruttura attesa da decenni dal territorio.
Le attività proseguiranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di ultimare a settembre le opere sulla carreggiata in direzione Asti.
In particolare, saranno posate le ultime due campate mancanti, posizionate in tratti non attraversati dal traffico veicolare.
Una volta completato anche questo passaggio, si darà avvio alle fasi finali di lavorazione e collaudo, così da consegnare l’intero viadotto entro la fine dell’anno, secondo il cronoprogramma stabilito.
Sul cantiere, a testimonianza dell’importanza dell’opera, erano presenti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e gli assessori Enrico Bussalino (Logistica e Infrastrutture strategiche) e Marco Gabusi (Trasporti).
“Si tratta di un momento che è insieme strategico e simbolico perché rappresenta il giro di boa nelle attività di questi mesi in vista del completamento dell’autostrada a fine anno. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo lavorato con determinazione e tanto impegno prima per sbloccare l’opera – che era ferma, senza progetti e senza soldi – e ora per realizzarla e completarla per dare risposte a un territorio che attende quest’opera da troppi anni”, ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio.
Sulla stessa linea l’assessore Enrico Bussalino, che ha così commentato: “Rafforzare il sistema infrastrutturale piemontese e rendere più sicure le strade è una priorità della Regione. Quest’opera rappresenta l’idea di una mobilità moderna e rispettosa del territorio, capace di alleggerire i centri abitati e le strade panoramiche dell’astigiano e del Cuneese dal traffico pesante, tutelando il paesaggio, la salute e la qualità della vita in un’area che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’umanità”.
A chiudere, l’assessore Marco Gabusi ha evidenziato il cambio di passo degli ultimi tempi: “L’autostrada Asti-Cuneo è l’opera simbolo di un cambio di rotta: non il tentativo di cercare responsabili di ritardi e dinieghi, ma la capacità di lavorare, nonostante le mille difficoltà, per costruire un’opera così tanto attesa”.
Con la nuova campata già posata e le restanti in arrivo a settembre, il cantiere della Asti-Cuneo si avvicina al traguardo. L’obiettivo resta la consegna entro fine anno, con la prospettiva di garantire al territorio un collegamento moderno, sicuro e fondamentale per la crescita e la qualità della vita.