Asti non ha mai avuto una sindaca, e nel 2025 questa assenza "pesa come un’assenza collettiva". A lanciare un appello "forte, limpido e costruttivo" è la Commissione Pari Opportunità della Città di Asti, che invita la comunità a riflettere sulla possibilità di eleggere per la prima volta una prima cittadina. Come sottolinea la presidente Nadia Miletto, non si tratta di una battaglia di genere ma di "equità, visione e democrazia paritaria".
Le ragioni di una svolta
La Commissione evidenzia come le donne siano già protagoniste nella vita cittadina "nei luoghi dell’educazione, nella sanità, nell’imprenditoria, nel volontariato, nella cultura". Una donna alla guida di Asti significherebbe – si legge nell’appello – "una visione più attenta alla cura delle persone e dei luoghi, una politica più concreta e dialogante, un’amministrazione più sensibile ai bisogni sociali, ambientali e familiari".
Il richiamo al principio costituzionale
"Le pari opportunità non sono uno slogan: sono un principio costituzionale, un diritto di cittadinanza, e oggi anche una necessità politica" conclude l’appello, ricordando come la vera modernità di una città si misuri "nella capacità di includere tutte le sue voci". Un invito ad Asti a "voltare pagina" dopo decenni di amministrazioni maschili.