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Cronaca | 24 ottobre 2025, 10:00

Coppia di pluripregiudicati sinti astigiani arrestata dopo un inseguimento

Si fingevano addetti al controllo dell'acqua , fintamente "contaminata", convincendo le anziane vittime a mettere i preziosi in frigorifero per poi farne razzia

Sono domiciliati in provincia di Asti i due pluripregiudicati, un uomo e una donna appartenenti alla comunità Sinti piemontese, arrestati nei giorni scorso dalla Squadra Mobile di Cuneo. La coppia è accusata di aver messo a segno una truffa ai danni di un'anziana residente nel centro di Alba (CN), sottraendole denaro e gioielli con un inganno ormai collaudato.

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, L.L. e V.R. (le generalità complete non sono riportate esclusivamente perché non sono state fornite dalle forze dell'ordine, ndr.), si sono presentati alla porta della vittima fingendosi addetti della società dell'acquedotto, sostenendo di essere stati inviati dall'amministratore di condominio. Una volta introdotti nell'appartamento con la scusa di dover verificare una presunta contaminazione dell'acqua, hanno messo in atto il piano. Uno dei malfattori ha convinto l'anziana che i suoi preziosi correvano un serio rischio e l'ha indotta a riporli all'interno del frigorifero per "proteggerli". In realtà, era solo uno stratagemma per radunare l'intero bottino e sottrarlo con facilità alla donna.

La coppia, già nota agli investigatori della Mobile di Cuneo per altri colpi simili messi a segno nel capoluogo, era monitorata da giorni. Subito dopo la truffa ad Alba, i due hanno tentato la fuga cercando di rientrare nel territorio astigiano. Ne è nato un rocambolesco inseguimento lungo l'autostrada A33, conclusosi con l'arresto da parte delle pattuglie della Sezione "Reati contro il patrimonio".

Durante la perquisizione, i due truffatori sono stati trovati in possesso dell'intera refurtiva appena sottratta: 350 euro in contanti e numerosi gioielli, tra cui anelli, bracciali, collane e orecchini. Ma non solo. Nell'abitacolo dell'auto, i poliziotti hanno rinvenuto un'ulteriore somma di circa 900 euro e altri oggetti preziosi.

Si sospetta che questo materiale sia il provento di altre attività illecite. Per questo sono in corso accertamenti da parte della Squadra Mobile, coordinati questa volta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, per risalire ai legittimi proprietari. Sussistendo fondati elementi sulla loro attività illecita, i due sono stati arrestati. La donna è stata associata alla Casa Circondariale "Lorusso-Cotugno" di Torino, mentre l'uomo è stato trasferito presso quella di Cuneo.

La Polizia di Stato ribadisce l'invito alla massima attenzione, specialmente per la popolazione anziana, e a non esitare a contattare le Forze dell'ordine al minimo sospetto. 

Redazione

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