"Fatti avanti, dai l'esempio" è il motto 2025 dell'Inner wheel, associazione nata in Inghilterra nel 1924 e che si occupa di tematiche sociali, educative, culturali. Ad Asti le 30 socie, da trent'anni si occupano di progetti importanti e quest'anno supportano l'Asl At per una campagna di di sensibilizzazione per promuovere le vaccinazioni nei pazienti oncologici e nei pazienti fragili affetti da patologie croniche. L'obiettivo è prevenire infezioni potenzialmente gravi, ridurre le complicanze e i ricoveri e garantire la continuità delle cure
In Italia, nel 2023, sono state stimate circa 395mila nuove diagnosi di tumore, 208mila negli uomini e 187mila nelle donne. Grazie alle nuove possibilità terapeutiche, all'implementazione di percorsi diagnostico-terapeutici standardizzati, e ad un numero sempre maggiore di diagnosi precoci, le prospettive di guarigione e di controllo della malattia oncologica a lungo termine sono significativamente aumentate rispetto al passato.
Una campagna per la salute
Dati importanti che sottolineano come negli anni le vaccinazioni abbiano salvato molte vite. Ad Asti lo scorso anno, per esempio, sono state 44mila le persone vaccinate contro l'influenza. Un dato che nelle intenzioni dell'Asl, quest'anno dovrebbe aumentare. Questa mattina la campagna di sensibilizzazione ha riunito intorno a un tavolo Giovanni Gorgoni, direttore generale Asl AT; Giovanna Banchieri, presidente International Inner Wheel Club di Asti; Marcello Tucci, direttore Struttura complessa di Oncologia; Fulvio Ossino, responsabile Struttura semplice Vaccinazioni e Malattie Infettive; Elena Tamietti, direttore Distretto Asl AT; Claudio Lucia, presidente Ordine dei medici della provincia di Asti; Stefania Calcari, presidente Ordine professioni infermieristiche; Aldo Pia, presidente Ordine farmacisti e rappresentante Federfarma.
A fare gli "onori di casa" il dg Gorgoni ha voluto sottolineare l'intervento preventivo della campagna, facendo un richiamo alla recente morte del maestro Vessicchio: "Non sappiamo fosse vaccinato o meno - ha chiarito - di certo le vaccinazioni possono salvare una vita dalla polmonite interstiziale. Gli ospedali sono un posto pericoloso, quando si va in ospedale è perché tutta la filiera ha mancato il bersaglio".
Per sensibilizzare l'opinione pubblica, con il finanziamento Inner Wheel, saranno distribuite locandine e opuscoli in oltre 500 punti studi medici pediatri, farmacie e in punti critici, non solo nelle sedi Asl.
Infezioni pericolosissime in malati oncologici
"Ci siamo rivolti agli over 65 fragili e pazienti oncologici per prevenire malattie che potrebbero portare a un peggioramento dello stato di salute", rimarca la presidente Banchieri
Marcello Tucci, dirigente Oncologia ha ricordato come un recentissimo studio abbia dimostrato "che pazienti vaccinati contro il Covid in complemento all' immunoterapia hanno avuto miglioramenti. Questo è un momento complesso positivamente, abbiamo diverse terapie a disposizione e abbiamo imparato come rafforzare l'apparato immunologico. Nella terapia metastatica possiamo allungare la vita dei malati come equipe multidisciplinare. Le infezioni nel malato oncologico sono un grave problema. Prevenire con i vaccini le infezioni è punto cruciale della nostra pratica clinica".
L'importanza di evitare ricoveri è stata sottolineata anche da Claudio Lucia, anche direttore sanitario della Rsa San Giuseppe: "Le vaccinazioni andrebbero fatte senza se e senza ma. Nella nostra RSA sono stati vaccinati tutti i ospiti e abbiamo consigliato la vaccinazione a tutti i parenti". Circostanza confermata anche da Stefania Calcari che rimarca come "gli infermieri da sempre sono impegnati nella cura e nella prevenzione, anche nell'educazione dei pazienti. Fare delle vaccinazioni gratuite è un ottimo servizio di tutela. Non è così in altre parti del mondo".
Open day vaccinale il 15 novembre
Aldo Pia racconta come le 86 farmacie astigiane "collaborino a tutto campo senza steccati. Questa iniziativa deve sensibilizzare soprattutto chi vive accanto a pazienti fragili.
La dottoressa Tamietti, anche geriatra, ha sottolineato come sia "importante vaccinarsi soprattutto nelle malattie croniche (diabete, ipertensione, insufficienza renale, patologie respiratorie). Vaccinarsi favorisce la difesa dell'individuo. Se subentra una patologia infettiva le malattie possono peggiorare. L'invecchiamento demografico si associa all'aumento delle patologie croniche con la perdita di autosufficienza".
Fulvio Ossino ha ricordato l'importanza del Sisp sottolineando che le vaccinazioni sono consigliabili anche alle donne in gravidanza e che, per i pazienti oncologici ci sono gli accessi diretti il mercoledì e il venerdì. "Spesso riceviamo segnalazioni di soggetti che arrivano in ospedale con determinate patologie ma non hanno vaccinazione antipneumococciche, ad esempio, che avrebbero migliorato la vita.
Sabato 15 novembre dalle 9 alle 15 ci sarà un Open day delle vaccinazioni per tutti gli aventi diritto con patologie croniche. Consigliabile verificare l'elenco sul sito del Ministero o consultare il proprio medico. "L'obiettivo è quello di avere il 75% della popolazione vaccinata".
Le vaccinazioni raccomandate
Le vaccinazioni rappresentano uno *strumento di prevenzione sicuro ed efficace*. Nei pazienti oncologici permettono di prevenire infezioni potenzialmente gravi, ridurre complicanze e possibili ricoveri e garantire la continuità delle cure oncologiche.
Influenza: nei pazienti oncologici l'influenza può evolvere in polmonite, insufficienza respiratoria e ricoveri prolungati. Può costringere a ritardare o sospendere la chemioterapia in caso di gravi complicanze. La vaccinazione annuale riduce queste complicanze e protegge anche chi vive accanto al malato.
Pneumococco: può causare polmonite, meningite, sepsi. Nei pazienti con tumore il rischio di forme gravi è molto più alto e spesso con decorso fatale. Il vaccino riduce il rischio di ospedalizzazione e morte, proteggendo da oltre 90 sierotipi del batterio.
Herpes Zoster: può provocare un dolore intenso e cronico, la nevralgia post-erpetica. Nei pazienti immunodepressi può durare più a lungo, può diffondersi in tutto il corpo e causare sovrainfezioni batteriche o ulteriori complicanze. Il vaccino previene oltre il 90% dei casi e riduce drasticamente le complicanze.
SARS-CoV-2: nei pazienti oncologici il rischio di sviluppare una forma grave di covid-19 è molto più elevato rispetto alla popolazione generale. Può portare a insufficienza respiratoria, ricovero in terapia intensiva e aumento della mortalità. La vaccinazione annuale riduce il rischio di malattia severa e di interruzione delle terapie oncologiche.
Difterite, tetano, pertosse: la pertosse, se contratta da un paziente oncologico, può causare tosse persistente, difficoltà respiratorie e rischio di polmonite, aggravando la fragilità immunitaria. Il richiamo in età adulta, ogni 10 anni, con il vaccino trivalente mantiene alta la protezione contro queste infezioni.
Per informazioni è possibile contattare l'Asl AT al 0141.484016 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12, oppure presso la sede di Nizza Monferrato al numero 0141.483584 il martedì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 14 alle 15. È possibile anche inviare una e-mail all'indirizzo simi@asl.at.it.




















