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Sanità | 16 dicembre 2025, 07:18

Sanità e legalità: firmato in Prefettura il protocollo per i nuovi ospedali piemontesi

Accordo da quasi 4 miliardi di euro per blindare i grandi cantieri della sanità regionale e tenere lontani gli interessi criminali

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il prefetto di Torino Donato Cafagna e l'assessore alla Sanità Federico Riboldi

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il prefetto di Torino Donato Cafagna e l'assessore alla Sanità Federico Riboldi

È stato sottoscritto ieri in Prefettura a Torino il protocollo di legalità per la realizzazione delle principali opere di edilizia sanitaria strategiche del Piemonte. L’accordo riguarda interventi di grande rilievo come il Parco della Salute, Ricerca e Innovazione di Torino, la Città della Salute e della Scienza di Novara, oltre a numerosi nuovi presidi ospedalieri e a importanti ristrutturazioni e ampliamenti di strutture già esistenti, per un investimento complessivo di quasi 4 miliardi di euro.

A firmare il protocollo sono stati il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il prefetto di Torino Donato Cafagna e i prefetti delle altre Prefetture piemontesi, sancendo un impegno congiunto per garantire trasparenza, sicurezza e legalità in tutte le fasi di realizzazione delle opere.

"Un passo importante – ha sottolineato il prefetto Donato Cafagna – per rafforzare ulteriormente i presidi di legalità al fine di scongiurare il rischio di infiltrazione delle mafie nell’attuazione di un Piano di tale portata, che avrà un impatto molto significativo sull’economia regionale e che, proprio per questo, potrebbe attirare le mire della criminalità".

Controlli rafforzati in tutte le fasi dei lavori

Il protocollo disciplina in modo puntuale le attività di vigilanza e controllo, sia nella fase di affidamento che in quella di esecuzione dei lavori. È previsto un sistema rafforzato di verifiche sugli operatori economici coinvolti, tutti obbligati all’iscrizione all’Anagrafe degli esecutori. I controlli si estenderanno anche alla catena di approvvigionamento di beni e servizi e all’accesso ai cantieri, dove sarà attivata una banca dati dedicata.

Sono inoltre previsti presidi di controllo permanenti e un’intensificazione della collaborazione con i Gruppi interforze antimafia delle forze dell’ordine, con l’obiettivo di prevenire qualsiasi forma di infiltrazione o condizionamento criminale.

"Si tratta di un accordo quadro – ha spiegato ancora il prefetto Cafagna – che individua le opere da realizzare sul territorio regionale. Successivamente, in ogni Prefettura verranno attivati protocolli discendenti. Accanto agli strumenti di repressione, c’è un’attività fondamentale di prevenzione, svolta dai gruppi interforze antimafia, che porta alle interdittive, al controllo delle white list e al monitoraggio delle società attive sul territorio. Tutto questo è a tutela dell’economia sana piemontese, della sicurezza dei lavoratori nei cantieri e del rispetto delle norme sul lavoro, in collaborazione anche con l’Ispettorato del Lavoro e il Provveditorato alle Opere Pubbliche".

La Regione: legalità e trasparenza al centro

"La Regione è in prima linea nella difesa della legalità e nella prevenzione di ogni forma di criminalità – hanno dichiarato il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – e si è dotata di un organismo di vigilanza specifico dedicato all’edilizia sanitaria, che accompagna l’attuazione del nostro piano".

"Sappiamo che dove ci sono grandi appalti – hanno aggiunto – esiste il rischio di interessi della malavita. Questo accordo è quindi fondamentale perché dimostra che le grandi opere, soprattutto quando riguardano la cura delle persone come gli ospedali, si possono e si devono realizzare mantenendo alta la guardia a difesa della trasparenza e della legalità. È un obiettivo che va perseguito insieme, ciascuno con le proprie competenze e strumenti".

Redazione

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