La Rimbanband, torna a teatro con il nuovo spettacolo "Note da Oscar".
È l'ennesima sfida per il celebre gruppo comico e teatral-musicale pugliese dopo Manicomic con la regia di Gioele Dix.
Dopo un grande e intenso lavoro durato oltre due anni e mezzo, il gruppo pugliese di "suonatori e sognatori", formato da Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Vittorio Bruno, Nicolò Pantaleo e Francesco Pagliarulo, arriva ad Asti, con uno spettacolo come esilarante, un mix di teatro, musica e comicità.
Lo spettacolo è scritto da Raffaello Tullo, mentre la regia è curata da Paolo Nani, uno dei più geniali registi e attori del teatro italiano.
Quello della Rimbamband è un teatro in cui la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista.
Abbiamo intervista Tullo prima della performance astigiana.
Come nasce lo spettacolo che porterete in scena all’Alfieri? “Note da Oscar” è un grande atto d'amore per il cinema, in pieno stile comico Rimbamband, tra teatro di figura, mimo, clownerie e la voglia di giocare con qualsiasi strumento musicale. La Rimbamband usa il linguaggio della musica a supporto di un contenuto comico"; poi "È la musica che si dilata e che ti fa guardare, oltre che ascoltare Il grande cinema, Hollywood, la Mecca dei sogni, il punto d'arrivo di una vita, il successo che ti rende immortale, il fascino della sala buia e del grande schermo. Il mio intento era quello di coniugare il mio bisogno di demistificare le colonne sonore dei grandi film, sempre con un grande rispetto ma regalando una visione quasi distruttiva della mia passione per in cinema, usando la musica e l’ironia. Dal 2001 mi sono messo a cercare anime affini alla mia e nel 2006 le ho trovate".
In cosa consiste lo spettacolo? "Il capobanda è un intellettuale che ama il cinema senza preclusioni di genere, da Gene Kelly a Toy Story. Il batterista è convinto si tratti di “one man show”, il suo. Il contrabbassista è in evidente stato confusionale. Il sassofonista è ossessionato dalla polka, dal tango, dalla mazurka e dal limbo. E il pianista? È docile, mansueto, timido, ma, quando vuole, sa anche essere un “leone”! Non resta dunque che sognare insieme con loro: Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Vittorio Bruno e Francesco Pagliarulo ed io!. Noi “suonattori”, in perenne disaccordo armonico, vogliamo prendere o per mano il pubblico per condurlo in un viaggio imprevedibile e dissacrante, in un “road music movie” tra i generi cinematografici più disparati, dal western al cartoon , dal giallo alla commedia, mixandoli, frullandoli e distorcendoli con spregiudicata creatività. Un gioco perpetuo che, partendo dalle colonne sonore più famose, si nutre di virtuosismi, citazioni e una enorme dose di fantasia. È il grande cinema, visto attraverso uno specchio deformante. Che fa ridere, tanto ridere!”
E voi chi siete?
“Cinque anime incantate innamorate della vita. Cinque bambini scalmanati con una gran voglia di giocare. Nel cortile della loro esistenza, il pallone non c'è, no… Ci sono, però, un pianoforte, un contrabbasso, un sassofono, un rullante e un megafono. Ed ecco come lo sguardo incantato del fanciullo, riesce a vedere ciò che un adulto non avrebbe mai visto e cioè che un contrabbasso, a guardarlo bene, un pò assomiglia ad un cavallo o ad una campana e che un piatto di batteria può diventare un vecchio vinile, o il volante di una macchina o chissà quante altre cose... Fantasia e voglia di giocare: è ciò che manca agli adulti! "
Cosa vi aspettate dal pubblico astigiano? “Conosciamo il teatro Alfieri e la disponibilità di chi ci lavora, e siamo convinti che l’ambiante sia pulsante, quindi pronto ad accoglierci con calore lasciandosi trasportare dalla nostra ironia!”