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Attualità | 29 luglio 2019, 07:30

Le siringhe del Bosco dei Partigiani, i preservativi del Rio Crosio, il dormitorio a cielo aperto del Biberach [FOTO E VIDEO]

Con questo articolo proseguiamo l’approfondimento dedicato al degrado che, purtroppo, caratterizza molte aree verdi cittadine

Le siringhe del Bosco dei Partigiani, i preservativi del Rio Crosio, il dormitorio a cielo aperto del Biberach [FOTO E VIDEO]

Doverosamente premesso che il fenomeno permane da molto tempo – pertanto sarebbe ingiusto attribuirne la responsabilità all’attuale Amministrazione o alle Forze dell’Ordine, che lo monitorano – e che è comune a molte altre città italiane, lo stato di degrado che caratterizza numerose aree verdi cittadine non può e non deve essere taciuto.

Pertanto, dopo aver mostrato la vetustà di alcuni elementi dell’area giochi del parco Lungo Tanaro, grazie al prezioso supporto di un nostro lettore vogliamo proporvi questa volta un approfondimento dedicati al Bosco dei Partigiani, al parco Rio Crosio e al parco Biberach. Tre importanti aree verdi cittadine, di giorno molto frequentate da famiglie e bambini, che con il calare della notte a volte diventano teatro di ben altre attività.

Bosco dei Partigiani

La posizione estremamente centrale e la struttura verticale del parco contribuiscono a far sì che, in particolare la zona più alta e nascosta, venga nottetempo frequentata da soggetti che spaziano dalla purtroppo comune inciviltà (basta guardare la quantità di bottiglie e lattine abbandonate a terra) allo spaccio e consumo di stupefacenti, con particolare riguardo per l’eroina, come testimoniato dalle molte siringhe abbandonate. Il fenomeno è tutt’altro che nuovo, tanto che già nel 2009 fu oggetto di un’attività della Polizia denominata “Operazione Boschetto”, ma non per questo meno allarmante.

 

Parco Rio Crosio

A meno di un chilometro dal Bosco dei partigiani troviamo il Rio Crosio, dove la situazione, forse anche in conseguenza della vicinanza geografica con la Questura di Asti, sembra essere più tranquilla. Soprattutto per quanto concerne le attività illegali, poiché percorrendolo ci si imbatte comunque in cumuli d’immondizia abbandonati, cestini debordanti e sfalci accatastati ai margini dei percorsi pedonali. Oltre che, come testimonia una delle foto, confezioni di preservativi usati.

 

Parco Biberach

Chiudiamo questo breve excursus nel degrado spostandoci nuovamente di qualche centinaio di metri, fino al parco Biberach. Dove, percorrendone i viali verso sera o nella prima mattinata, a far da corollario ai “soliti” cestini debordanti e ramaglie abbandonate, troviamo un vero e proprio dormitorio a cielo aperto ben testimoniato dal video. Lenzuola, coperte o, per i “meno fortunati”, fogli di giornale usati da chi, non disponendo di luogo più consono in cui passare le notti, opta per le panchine del parco.

Gabriele Massaro

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