Asti è incredibile: storia, arte e cultura hanno lasciato così tante bellissime testimonianze che può anche capitare di rischiare di perdersi un capolavoro d'arte medievale, come la Madonna del Tempo, statua lignea della seconda metà del Trecento.
La sua storia è legata alla fine dei Templari, con l’emissione della bolla di messa al bando dell’ordine da parte di Papa Clemente V, su pressione del Re di Francia, Filippo il Bello: arresti, uccisioni e sequestro dei loro beni.
Ad Asti avevano un'importante precettoria nei dintorni dell'attuale corso Alessandria, la Madonna del Tempio a cui fu cambiato nome in Tempo. Distrutta nel '600, di lei è rimasta solo questa Madonna con Bambino, opera policroma di ottima fattura, di un metro circa d’altezza.
Custodita e venerata, fino al 1936, in San Pietro in Consavia, era poi finita, invisibile, in cima al maestoso organo della nuova chiesa di San Pietro e da qualche anno, restaurata, nella sua canonica. Una pagina importante della nostra storia certamente da valorizzare quanto prima.
La bella nuova e che dovremmo quasi esserci: la chiesa di San Pietro festeggia, il prossimo 8 dicembre, novant’anni dalla sua edificazione e l’occasione, anche in onore dell’Immacolata che si celebra in quel giorno, non potrebbe essere migliore per esporre, anche solo temporaneamente, la Madonna del Tempo, per il piacere della comunità di San Pietro e degli astigiani tutti.
Interessante, pur se molto più recente della statua, anche la chiesa, fatta costruire in aggraziato gotico moderno da don Emilio Cavallotto, visto che la cappella Valperga in San Pietro in Consavia non soddisfaceva più le necessità di spazio dei tanti fedeli. Fu inaugurata a fine del 1929 con la particolarità di avere il primo pavimento costruito in città con cemento e ferro.
L’interno è arricchito da un organo, capolavoro da apprezzare dal vivo, prodotto nel 1592 da Giuseppe Vitani da Pavia, veramente un grandissimo. Con la nostra Madonna del Tempo in bella vista, avremo senz’ombra di dubbio una Signora ciliegina su una bella torta di compleanno.
Spero allora che l’articolo vi offra la motivazione di partecipare, tra un mesetto, alla festa di San Pietro, per dare il bentornato ad un ottimo esempio della ricchezza del patrimonio storico ed artistico di Asti, pieni dell’orgoglio di chi è certo di vivere in un posto bellissimo.