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Attualità | 15 dicembre 2019, 17:31

Si scioglierà a breve l’associazione che lottò per il mantenimento dell’Oasi dell’Immacolata

Area che, dopo il ritiro del ricorso presentato al TAR dalla Curia, non ospiterà il previsto ipermercato Coop

Il cancello dell'area Oasi dell'Immacolata

Il cancello dell'area Oasi dell'Immacolata

Ottenuto il risultato per cui era stata fondata – ovvero evitare che la Curia cedesse al gruppo Novacoop la proprietà dell’area denominata “Oasi dell’Immacolata” per costruirci un ipermercato – e appurato che nel corso del 2019 non sono state rinnovate le quote associative e né sono stati acquisiti nuovi associati, l’associazione “Vittorio ETS” ha disposto, nel corso della propria assemblea ordinaria, lo scioglimento della medesima entro la fine dell’anno.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla rendicontazione fatta agli associati della situazione inerente l’area dell’Oasi dell’Immacolata. A favore del mantenimento della quale, ormai quasi tre anni fa, un gruppo di cittadini iniziò a manifestare contro l’ipotesi di cessione al gruppo della Grande Distribuzione Organizzata. Il progetto prevedeva la costruzione di un supermercato di 1.700 metri quadri di vendita, oltre 700 metri quadrati di magazzini e circa 4 mila metri di area parcheggio, il tutto all'interno di un quartiere (il Don Bosco) che i manifestanti sottolineavano essere già abbondantemente dotato di numerosi piccoli supermercati e negozi e gravato oltre misura da traffico stradale e inquinamento ambientale (atmosferico ed acustico).

A quelle proteste fece seguito la costituzione di un comitato spontaneo e della citata associazione, che si impegnarono per convincere la Curia a desistere dal progetto e l’Amministrazione comunale a non concedere le necessarie autorizzazioni edilizie. Effettivamente negate alcuni mesi dopo, con conseguente ricorso al TAR da parte della Curia per annullare tale diniego. In quell’occasione l’associazione e oltre 40 cittadini, assistiti gratuitamente dall’avvocato Enrico Rabino, si costituirono parte civile avanti al TAR, a sostegno dell’amministrazione pubblica, contro il ricorso della Curia.

Che nelle scorse settimane ha annullato il ricorso, pertanto la vicenda può considerarsi definitivamente chiusa.

Ottenuto il risultato sperato e appurata l’impossibilità, stante l’assenza di nuove iscrizione il mancato rinnovo delle quote, di promuovere nuove iniziative, l’assemblea ha optato per lo scioglimento dell’associazione. Decidendo altresì che il saldo liquido ammontante a 615,48 euro vengano donati alla sezione astigiana di Legambiente, al fine di curare e ampliare ulteriormente il Parco della salute presso l’ospedale Cardinal Massaia di Asti.

Tale donazione verrà materialmente effettuata domani (lunedì 16 dicembre) alle 16.30 presso il bar di via Conte Verde.

Redazione

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