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Cultura e tempo libero | 03 febbraio 2020, 17:13

Posticipato al 5 maggio, lo spettacolo di Tosca al Teatro Alfieri di Asti

"Morabeza" il suo nuovo disco e spettacolo sarà in tour dopo il Festival di Sanremo

Ph. Riccardo Ghilardi

Ph. Riccardo Ghilardi

Per sopraggiunti impegni improrogabili all'estero, la data astigiana di “Morabeza”, il nuovo spettacolo di Tosca che, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano “Ho amato tutto" di Pietro Cantarelli, vedrà la cantante protagonista sui palchi dei principali teatri italiani e di molte città europee, è posticipata a martedì 5 maggio alle 21, sempre al Teatro Alfieri. 


Biglietti disponibili in prevendita: posto unico numerato 25 euro (ridotto abbonati stagione teatrale 20 euro). Per informazioni e prenotazioni 0141.399057-399040, biglietteria Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì con orario continuato 10,30-16,30.

DALLO SPETTACOLO... IL DISCO

Uno spettacolo, che dà il titolo anche al suo nuovo disco, solare, intimo, raffinato e allo stesso tempo popolare. Un piccolo affresco che affonda le radici in un lungo tour internazionale di tre anni con delle sorprese artistiche uniche e irripetibili. Canzoni originali, rivisitazioni in chiave attuale di classici della musica del mondo, brani della tradizione permettono a Tosca di giocare con la sua voce in più lingue immergendosi in sonorità scoperte nei suoi lunghi viaggi sonori intorno al mondo. Poggiato su tre solidi elementi, ricerca, lingua e suono, “Morabeza” costruisce un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove. Francese, portoghese, arabo, italiano, romanesco e tanto ancora: una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, l’accoglienza e l’ascolto come via di salvezza, una miscela fra saudade e alegria. 

Un repertorio con una ricerca musicale curata dalla stessa Tosca in collaborazione con Joe Barbieri, produttore nonché arrangiatore del disco e del concerto.  

Con lei sul palco, oltre ai suoi musicisti di sempre Giovanna Famulari al violoncello e pianoforte e Massimo de Lorenzi alla chitarra, ci saranno anche Carmine Iuvone al contrabbasso e violoncello e Luca Scorziello alla batteria e percussioni. 

La regia è come sempre curata dalla poetica mano di Massimo Venturiello. Morabeza - che in creolo è la parola usata per definire la nostalgia del presente prossimo - è un concerto per creare attimi infiniti di musica pura.

TOSCA

Cantante, attrice, eclettica artista con un’innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione. Da questa sua poliedricità nascono diversi progetti speciali: “Romana – Omaggio a Gabriella Ferri”, “Sto Core Mio – Notturno napoletano per Roberto Murolo”, “Appunti Musicali dal Mondo”.

Collabora negli anni con i più grandi artisti italiani e internazionali, come Ivano Fossati, Nicola Piovani, Ennio Morricone, Chico Buarque, Ivan Lins, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Renzo Arbore, Renato Zero e Ron con cui vince il Festival di Sanremo nel 1996.

Vince la targa Tenco nel 1997 nella categoria migliore interprete con l’album “Incontri e Passaggi” e nel 2019 e per il migliore album a progetto “Viaggio in Italia” con il collettivo Adoriza.

Nel 2019 è interprete del brano di Nicola Piovani “L’invenzione di un poeta”, nominato ai David di Donatello 2019 nella categoria “Migliore Canzone Originale”.

Ha al suo attivo 9 dischi in studio e 6 live. Il suo ultimo lavoro in studio “Morabeza” è uscito lo scorso ottobre e conclude un lungo viaggio attraverso i paesi del mondo, partito con “Il suono della voce” (2014) e “Appunti Musicali dal Mondo (2017). Nel disco Tosca canta in quattro lingue e in alcuni brani intreccia la sua voce con quella di grandi artisti che ha incontrato lungo il percorso: Ivan Lins, Arnaldo Antunes, Cyrille Aimée, Luisa Sobral, Lenine, Awa Ly, Vincent Ségal, Lofti Bouchnak, Cèzar Mendes.

Negli ultimi tre anni ha girato il mondo con il suo spettacolo (Algeria, Tunisia, Brasile, Francia e Portogallo). Questa tournée mondiale è stata lo spunto del documentario “Il suono della voce” (prodotto da Leave Music e Rai Cinema), per la regia di Emanuela Giordano, presentato in anteprima assoluta nella sezione Alice nella Città, all’interno della Festa del Cinema di Roma 2019. Un lungo cammino senza frontiere intorno alla musica e alle parole che si è arricchito nel tempo di collaborazioni illustri fra cui Marisa Monte, Ivano Fossati, Ivan Lins, Alice Caymmi, Rogê, Luiisa Sobral e molti altri.

Per la sua attività teatrale è ricordata per le appassionate interpretazioni negli spettacoli “La strada di Fellini”, “Il Borghese gentiluomo” di Molière e “Il Grande dittatore” di Chaplin al fianco di Massimo Venturiello, nonché le sue incursioni nel teatro sociale con “I Monologhi della vagina”, “Italiane” e “Donne come noi”.

Da sempre attenta alla formazione, dal 2015 è coordinatore generale e direttore della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, laboratorio di alta formazione artistica e Hub Culturale della Regione Lazio. Nel 2020 partecipa alla 70° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ho amato tutto”.

Comunicato stampa

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