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Sanità | 29 aprile 2020, 12:37

Covid Hospital di Verduno, verso le dimissioni il commissario straordinario Giovanni Monchiero?

Insistenti voci riferiscono di un possibile passo indietro del manager chiamato ad accelerare l’apertura del covid hospital regionale e a gestire il trasferimento delle strutture sanitarie di Alba e Bra

Giovanni Monchiero al covid hospital di Verduno (Ph Barbara Guazzone)

Giovanni Monchiero al covid hospital di Verduno (Ph Barbara Guazzone)

Potrebbe fermarsi qui, ad appena 45 giorni dalla nomina, l’avventura di Giovanni Monchiero quale commissario straordinario per l’apertura dell’ospedale di Verduno.

Settantaquattro anni, da tempo a riposo dopo aver chiuso un lungo mandato di direttore generale dell’Asl Cn2 con una parentesi da parlamentare (deputato eletto nelle fila di Scelta Civica nella legislatura 2013-2018), il manager roerino era tornato in campo lo scorso 16 marzo, chiamato dal governatore Alberto Cirio per gestire la complessa operazione che alla fine dello stesso mese ha portato all’apertura anticipata del nuovo ospedale di Verduno quale "covid hospital" regionale e che ora dovrebbe proseguire con l’altrettanto impegnativa fase del trasferimento verso la nuova struttura degli attuali nosocomi di Alba e Bra, in queste settimane fortemente ridimensioni per l’emergenza Covid.

Un mandato sul quale però nelle ultime ore da più parti si rincorrono con sempre maggiore insistenza voci che indicano come decisamente probabile un possibile passo indietro dello stesso commissario, che già nella giornata di oggi, mercoledì, potrebbe rassegnare le proprie dimissioni al corregionale Cirio.

Un’ipotesi sulla quale al momento manca la conferma del diretto interessato, mentre si inseguono congetture sulle motivazioni che potrebbero aver indotto il manager a maturare una simile decisione ad appena sei settimane dall’importante incarico, a partire dalle difficoltà che nei fatti hanno accompagnato l’apertura del covid hospital – col repentino cambio in corsa dei due responsabili medici individuati dallo stesso commissario e gli incidenti di percorso relativi ai contratti di medici e infermieri reclutati dalla Regione per mettere in moto la struttura – a possibili divergenze circa le tempistiche con le quali nei prossimi mesi si intenderebbe procedere con l’atteso trasloco degli ospedali di Alba e Bra verso la nuova sede.

Le prossime ore saranno decisive per capire se le indiscrezioni, per altro autorevoli, provenienti da ambienti sia sanitari che politici, troveranno o meno conferma.

Ezio MAssucco

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