/ Attualità

Attualità | 17 giugno 2020, 11:07

"Le casette mangia-fumo non bastano, serve incrementare il verde". Il circolo astigiano di Legambiente interviene sulla posa delle nuove installazioni che filtrano l'aria

Da lunedì saranno in funzione in piazza Vittorio Veneto, in piazzale De André e in piazza Catena

"Le casette mangia-fumo non bastano, serve incrementare il verde". Il circolo astigiano di Legambiente interviene sulla posa delle nuove installazioni che filtrano l'aria

Ieri ad Asti sono comparse le prime casette mangia-fumo che, potenzialmente, possono filtrare l’aria nell’arco di circa 300 metri intorno al luogo in cui vengono posizionate, depurandola degli elementi inquinanti.

Per il momento, ne sono state installate tre: in piazza Vittorio Veneto, in piazzale De André e in piazza Catena.

DOVRANNO ESSERE MONITORATE PER ALMENO UN MESE

Tre punti ci ha spiegato Renato Berzano, assessore comunale all’Ambiente – caratterizzati da parecchio traffico e che, pertanto, ci consentiranno di appurare, per tramite delle rilevazioni dell’Arpa, l’effettiva incidenza di questo sistema di depurazione”. “Le casette – ha proseguito l’assessore – saranno attive da lunedì e per ottenere un riscontro significativo dovremo monitorarle per almeno un mese. Se poi il sistema si rivelerà efficace, potremmo valutare di farne installare altre in punti strategici come ad esempio il piazzale antistante la Saclà e in piazza del Palio”.

LE CONTESTAZIONI DI LEGAMBIENTE ASTI

A questo proposito il circolo Gaia Legambiente di Asti, con una nota, ha espresso alcune perplessità. "Secondo alcuni esperti, le cosìddette casette aspira fumo e affini non sono efficaci all'aria aperta,  sono utili in luoghi chiusi, per esempio sono
da tempo utilizzate in stabilimenti e grandi edifici".

Gli inquinanti in città particolarmente inquinate come Asti, secondo Legambiente, non possono essere tenuti a bada da questi sistemi che agirebbero solo in superficie

"L'inquinante è diffuso nell'aria ovunque. Un altro aspetto importante è che il sistema non è in grado di assorbire le polveri ultra sottili tipo PM 2,5 e PM 1 particolarmente dannose alla salute".

NON SAREBBE A COSTO ZERO

Sempre secondo il circolo astigiano la ditta fornitrice non pagherebbe i consumi di energia  elettrica al Comune, "perciò - aggiungono - non è gratis l'installazione delle 3 casette. Ma sorge un problema, l'energia consumata produce inquinanti se
non in Asti là dove viene prodotta, per esempio  una centrale termo elettrica a carbone o a gasolio, quanto inquinamento in più viene compensato dall'eventuale assorbimento del sistema?"

SI PIANTINO PIU' ALBERI

L'associazione ha proposto alle diverse amministrazioni susseguitesi di incrementare la piantumazione di alberi e il miglioramento del verde "perchè è ampiamente
 dimostrato in molte città italiane, che è il sistema più efficace per ridurre gli inquinanti in modo passivo, con il vantaggio di migliorare il decoro urbano, di ridurre le temperature in estate e di produrre ossigeno, assorbire carbonio e inquinanti riducendo i gas clima alteranti. Tutti effetti a costo zero senza consumi di energia".

"Un altro modo per per ridurre gli inquinanti -
concludono - è quello di ridurre il
traffico parassita, cioè quello inutile non necessario alle attività commerciali".

Betty Martinelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium