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Al Direttore | 26 luglio 2020, 17:48

"Questione di passi". La consigliera di Parità, Chiara Cerrato, riflette su alcuni casi di cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la nota: "Dovrebbe essere una semplice questione di passi, comprendere che non si rincorre, non si aspetta invano, non si supera ma ci si affianca"

"Questione di passi". La consigliera di Parità, Chiara Cerrato, riflette su alcuni casi di cronaca

 

In una calda domenica estiva se avete il tempo, e la voglia, di leggere queste mie righe, vi sottopongo una sintesi di quanto pubblicato dagli organi di stampa su vicende locali, nazionali e internazionali che, pur se sicuramente meno clamorose dell’emergenza covid o appassionanti come il campionato di calcio, richiederebbero qualche riflessione da parte di tutte e tutti.

Da Consigliera ovviamente lo sguardo cade su tutto quello, positivo o negativo che sia, riguarda la parità e le pari opportunità.

Cominciamo da Asti: è di qualche giorno fa la notizia della concessione del permesso speciale di soggiorno ad una donna vittima di violenza domestica per consentire a lei e ai suoi bambini di intraprendere un percorso che li porterà a una vita più serena. Uno strumento importante, a disposizione del Questore e a tutela delle donne che possono avere maggiori difficoltà a rapportarsi con chi può aiutarle e a denunciare, la cui conoscenza può essere utile ad altre donne che affrontano queste situazioni.

Abbiamo letto quanto le denunce siano aumentate nel periodo di lock down con la convivenza forzata h24; non dimentichiamoci il numero nazionale 1522 per le segnalazioni ( e la relativa app) oltre alla presenza costante sul territorio delle nostre forze dell’ordine e dei centri antiviolenza che sono fondamentali in queste circostanze.

Dalle pagine degli organi di stampa nazionali : Italia, Prato. Per essere assunta in Comune ( badate bene, non lo chiede, anche se non dovrebbe neanche lui, un “cacciatore di teste” di una azienda privata internazionale ma un Ente locale!) devi rispondere se sei incinta, di quanti mesi e quanti figli piccoli hai.

Il Decreto Legislativo 11 aprile 2006, nr 198, così cita:

Art. 27.

Divieti di discriminazione nell'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e nelle condizioni di lavoro

1. È vietata qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l'accesso al lavoro, in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione, nonché la promozione, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale, anche per quanto riguarda la creazione, la fornitura di attrezzature o l'ampliamento di un'impresa o l'avvio o l'ampliamento di ogni altra forma di attività autonoma.

 2. La discriminazione di cui al comma 1 è vietata anche se attuata:
a) attraverso il riferimento allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive; 

Siamo dunque, nel 2020, in aperta violazione di una norma cui corrispondono adeguate sanzioni.

In compenso la Ferrari è la prima azienda italiana ad ottenere la certificazione Equal Salary: parità retribuitiva per donne e uomini che svolgono la stessa mansione ( chi si ricorda “La spesa della parità” astigiana del 2017 volta proprio a sensibilizzare su questo argomento?)

ANSA: Varsavia, Polonia. “Lunedì prossimo il governo di Varsavia comincerà il processo di disdetta della Convenzione del Consiglio d’ Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul)” .

Questa notizia non occupa il primo posto nei TG come la Brexit inglese ma è un segnale estremamente pericoloso ed inquietante; potrebbe essere il primo passo del disconoscimento di quanto si è riusciti a raggiungere in anni di lavoro diplomatico .

Ritorniamo in Italia. Scuola ( quella che dovrebbe aprire il 14 settembre). Notizia conosciuta dagli “ addetti ai lavori” : dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, sono al via bandi per progetti volti alla promozione delle pari opportunità nelle scuole di ogni ordine e grado.

Partiamo, ancora una volta, da qui? Sembra di essere Giobbe, Ercole, Davide e da ciascuno dei essi occorre prendere esempio per non arrendersi, visto che quotidianamente vediamo come a un passo avanti ne seguano due indietro.

Facciamo un passo anche noi, a casa, a scuola, nelle attività che pratichiamo, nei gruppi che frequentiamo: dovrebbe essere una semplice questione di passi; comprendere che non si rincorre, non si aspetta invano, non si supera ma ci si affianca.

Prof.ssa Chiara Cerrato

Consigliera di Parità della Provincia di Asti

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