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Economia e lavoro | 23 settembre 2020, 07:00

BBVA e Sabadell: gossip su una potenziale fusione

Il mondo delle banche spagnole è a dir poco in fermento. La crisi portata dal Covid-19, con la Spagna che è tra le nazioni europee che hanno più sofferto e che continuano a soffrire dalla pandemia, infatti, non ha risparmiato i grossi istituti bancari della penisola iberica.

BBVA e Sabadell: gossip su una potenziale fusione

Il mondo delle banche spagnole è a dir poco in fermento. La crisi portata dal Covid-19, con la Spagna che è tra le nazioni europee che hanno più sofferto e che continuano a soffrire dalla pandemia, infatti, non ha risparmiato i grossi istituti bancari della penisola iberica.

Si è trattata di una crisi che, tra le tante cose, ha esposto anche una delle debolezze delle banche ispaniche. Un punto che dapprima costituiva un enorme vantaggio si è ben presto rivoltato in svantaggio: la forte connotazione regionale degli istituti bancari della Spagna, infatti, le si sono rivoltati contro.

Banco Santander e BBVA, le due principali banche spagnole, devono la loro fortuna non solo al mercato ispanico ma anche e soprattutto a quello dell'America Latina. Di queste due regioni, una sta iniziando una lenta ripresa, con alcune regioni ancora in fase critica. L’altra, invece, si può dire che non si sia mai ripresa efficacemente.

Tuttavia, mentre i volumi di investimento sugli istituti bancari spagnoli sembrano essere pronti a superare i minimi storici in negativo, giunge la notizia positiva che potrebbe ravvivare l’interesse per questo mercato.

Stando ad un gossip che ha iniziato a circolare in Spagna, Sabatell, istituto bancario che nonostante la crisi è riuscito a segnare un positivo +18%, sarebbe interessato ad una fusione con istituti maggiori.

Ad essere chiamate in causa sono proprio BBVA e Santander.

BBVA: le azioni calano, ma il gruppo resiste

In particolar modo sembra che sia proprio BBVA a risultare essere la scelta migliore per la Sabadell, dato che il gruppo, nonostante il calo del valore delle proprie azioni, ha comunque mantenuto una solida performance durante tutto il 2020.

Gli investitori, infatti, nonostante la crisi, hanno deciso di aumentare la propria esposizione: comprare azioni bbva, del resto, è di gran lunga più conveniente adesso rispetto agli inizi del 2020.

Il prezzo delle azioni, difatti, è praticamente dimezzato.

Tutti coloro che possedevano azioni BBVA nel proprio portafogli si sono occupati di rimpinguare la propria quota di partecipazioni agli utili della banca dato che i risultati finanziari che questa ha dimostrato non sono affatto influenzati dall'andamento del titolo in Borsa.

Si tratta del capovolgimento di quello che insegna il senso comune: vendere quando il mercato scende e comprare quando sale.

Tutti i grandi investitori sanno che sotto questo principio del senso comune si nasconde uno degli errori peggiori che chi gioca in Borsa può fare. Comprare azioni, difatti, non significa puntare al prezzo, ma ai fondamentali societari.

BBVA ha convinto e continua a convincere nonostante tutto proprio per questo: utili in aumento e un fatturato in crescita sono i due fattori che permettono di individuare titoli promettenti.

La fusione si farà?

Attualmente quella che è stata una informazione informale, confermata da quattro fonti diverse, non è stata commentata da nessuna delle parti chiamate in causa: sia BBVA, Santander e Sabadell non hanno rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo.

Nel caso in cui la fusione si dovesse fare sarebbe l’ennesima riprova del fatto che il mercato bancario ispanico è strutturato in maniera troppo debole per poter permettere una duratura diversificazione delle società e delle compagnie.

Se ne è avuta la dimostrazione con la crisi del 2008, che ha portato le banche spagnole da oltre 55 a poco più di 12.

Questa fusione potrebbe abbassare ulteriormente il numero di banche spagnole, rendendo palese il fatto che la decisione di concentrarsi su mercati regionali presenta vantaggi solo nei tempi relativamente tranquilli ma lascia impreparati contro gli imprevisti.

Banco Santander e BBVA, infatti, sono entrambi istituti che risultano essere non solo i maggiori della penisola iberica, ma anche tra i principali nell'America Latina. Un risultato, questo, legato al passato coloniale che accomuna le due regioni ma che lascia profondamente esposte le banche ai pericoli di due mercati relativamente poco maturi.

L'America Latina, con la sua forte instabilità politica e sociale e la Spagna che, nonostante possa vantare una storia e un corpo sociale consolidato da millenni, è ancora, capitalisticamente parlando, molto giovane.

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