Rilanciare un prodotto unico, piemontese e poco valorizzato. È questo l’imperativo del programma di valorizzazione “2020 anno del Cortese”, una campagna di valorizzazione del vitigno piemontese presentata oggi al Circolo dei Lettori.
Con tremila ettari coltivati, un DOCG e quattro DOC, 13 milioni di bottiglie prodotte nel 2019 (di cui l’85% esportato all’estero) il Cortese non è solo un vitigno storico piemontese, dalla grande tradizione documentata sin dal XVII secolo, ma anche un prodotto in grado di raccontare la nostra regione nel mondo.
Dopo il Dolcetto del 2019, sarà proprio il Cortese il protagonista della campagna di promozione sostenuta da Regione Piemonte, consorzi di tutela, enoteche regionali, botteghe del vino e promossa da VisitPiemonte. “I vini piemontesi sono veri e propri ambasciatori del territorio e, insieme agli altri prodotti agroalimentari e alla gastronomia, occupano un posto di primaria importanza nella valorizzazione turistica della nostra regione” spiega Luisa Piazza, direttore generale di VisitPiemonte.
“La Regione Piemonte - sottolinea l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa - prosegue le iniziative a favore dei vitigni autoctoni e dedica il 2020 e il 2021 al rilancio del Cortese”. “Si tratta di un prodotto poco valorizzato rispetto agli altri vini bianchi piemontesi che si sono affermati sul mercato nazionale ed estero: il progetto di valorizzazione e marketing che abbiamo avviato darà visibilità a un vitigno storico e al suo territorio di produzione, con particolare riferimento all’Alessandrino, alle colline Astigiane e in parte al Cuneese” conclude Protopapa.
Le iniziative del “2020 anno del Cortese” si estendono poi al 2021, sviluppandosi in Piemonte e fuori dalla regione con iniziative promozionali e di marketing, master class, presentazioni e degustazioni. Un’occasione di conoscere e lasciarsi stupire da un prodotto proveniente da vitigno autoctono a bacca bianca, che predilige terreni ricchi di sedimenti argillosi: un connubio che esalta le note fruttate dell’uva, ad alte concentrazioni zuccherine ed elevata acidità. Il Cortese, come noto, si presenta con un giallo paglierino e dai riflessi verdognoli inconfondibile.
La possibilità di promuoverlo nel mondo è quindi da cogliere senza esitazioni. Il rapporto sul Turismo del vino d’altra parte ha registrato una crescita del 7% di visitatori, un +6% del giro di affari e il Piemonte al secondo posto per un target di visitatore, in grado di spendere da 85 a 160 al giorno. Un settore in continua evoluzione, che nel 2020 punterà a valorizzare il vitigno storico del Cortese in tutte le sue dimensioni.