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Cultura e tempo libero | 07 ottobre 2020, 07:49

La lectio magistralis di Marta Cartabia, spiega la Costituzione e incanta il pubblico [FOTO]

"I principi costituzionali sono da preservare sempre e quando il potere democratico ci mette un piede sopra la Corte è lì a dire... Proibito"

MerfePhoto

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Se si esclude la giornata di ieri sera, il pubblico virtuale di Passepartout ha superato le 5mila persone. Davvero un risultato interessante per il festival culturale di Asti che ha saputo sopperire in questo modo alle limitazioni dettate alle normative anti covid che hanno necessariamente limitato i posti in sala.

Passepartout si può seguire infatti anche sulla sua pagina Facebook.

Marta Cartabia ha spiegato i segreti delle Costituzioni

Ieri sera al Palco 19, con le dovute restrizioni, il pubblico ha riempito tutti i posti disponibili per la lectio magistralis di Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire questa carica.

A lei il compito di farci capire "I segreti della Costituzione", o meglio delle Costituzioni, rimarcando che forse in Italia, l'argomento non sia così conosciuto o popolare.

Cartabia è professore ordinario di Diritto costituzionale e, nel settembre 2011, è stata nominata dal Presidente della Repubblica giudice della Corte costituzionale, vice Presidente dal novembre 2014, è eletta Presidente della Corte l’11 dicembre 2019.

Una carriera accademica  segnata sin dagli esordi da un'intensa attività di ricerca in ambito costituzionalistico con uno spiccato respiro europeo ed internazionale.

"Un anno, il 1920 che ricorda un un anniversario che segna la nascita di un istituzione che segna profondamente la vita delle democrazie".

Un proibito che segna il confine

Nel 1920 infatti, nacque a Vienna la prima Corte Costituzionale "per segnare una linea rossa , un proibito che segna il confine, il limte della democrazia".

Dal fondamentale contributo del giurista Hans Kelsen, all'America, ai giorni nostri, le modifiche e il clima dell'Europa che "prendeva una piega che non sopportava avere una 'guardia', ma che decenni dopo fa rinascere quell'idea per diffondersi in tutta Europa".

Cartabia parla anche della morte di Ruth Bader Ginsburg, 87 anni,  giudice della Corte Suprema Usa, seconda donna della storia americana a sedere nel massimo organo giudiziario, "in America i giudici sono molto popolari, qui non si parla molto di Corte Costituzionale".

Il giudice speciale come custode della Costituzione: "Far valere la costituzione non è un giudizio come gli altri. Un conto è applicare le leggi un conto è giudicare le leggi con i principi costituzionali".

... Proibito calpestare la Costituzione

"Un sistema equilibrato deve avere entrambe le gambe per camminare - servono tutte le istituzioni e servono gli organi di Garanzia ognuno nei suoi ambiti e la Corte Costituzionale che oggi come nel 1920 segna la linea che non si può varcare. I principi costituzionali sono da preservare sempre e quando il potere democratico ci mette un piede sopra la Corte è lì a dire... PROIBITO".

In sala per ascoltarla anche diverse istituzioni cittadine, dal questore di Asti Sebastiano Salvo al comandante provinciale dei Carabinieri, tenente colonnello Pierantonio Breda, al comandante della Guardia di Finanza Fabio Canziani.

Il programma di oggi

Oggi si continua alle 18 con lo storico Angelo D’Orsi che parlerà di “Gramsci: l’eterno ritorno”: allievo di Norberto Bobbio, già Ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, è membro dell’Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Labriola e di quella di Antonio Gramsci, autore al quale ha dedicato numerosissimi studi. Svolge anche attività di commentatore giornalistico e di organizzatore culturale. Ha ideato e dirige le riviste Historia Magistra e Gramsciana

Alle 21  Eugenia Tognotti, Professore di Storia delle Medicine, sarà protagonista in collegamento da Cagliari dell’incontro “Dalla Spagnola al Covid: la grande lezione”: saggista, opinionista de La Stampa, professore ordinario di Storia della Medicina e Scienze Umane nella facoltà di Medicina dell’Università di Sassari, ha pubblicato sulle più importanti riviste internazionali di Sanità pubblica. Nella sua attività di ricerca si è dedicata in particolare allo studio dell’impatto sociale e delle risposte istituzionali alle malattie tra passato e presente. Dalla “spagnola” al colera, dalla malaria all’Aids. Tra le sue pubblicazioni: "Per una storia della malaria in Italia. Il caso della Sardegna", "Il male lento" e "La Spagnola in Italia. Storia dell'influenza che fece temere la fine del mondo".

Betty Martinelli

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