Dopo la conferenza stampa di qualche giorno fa che ha voluto fare chiarezza sulle spese e le sponsorizzazioni del Giro d'Italia, che ha comunque avuto un avanzo di 13mila euro, le polemiche sollevate dal Movimento 5 Stelle, continano.
"Banca di Asti: 85.400 euro, Asp Spa: 20.000 euro, Regione Piemonte: 85.400 euro - chiosa il capogruppo Massimo Cerruti, la tappa del Giro è stata finanziata per l’87% principalmente da questi tre soggetti, per cui ci vuole proprio coraggio a sostenere che non sia costata nulla ai cittadini".
Secondo Cerruti i conti non tornano e non ci sarebbe corrispondenza tra quanto dichiarato dagli organizzatori e i dati forniti dall'assessore allo Sport, Mario Bovino (che non era presente in conferenza), all'interpellanza presentata,
"L’importo totale dei ricavi ottenuti dagli sponsor -spiega ancora Cerruti - pari a 51.512 euro non corrisponde alla somma dei singoli contributi e così anche quello del bilancio finale".
L’importo offerto dalla Banca CrAsti a Rcs è indicato in 85.400 euro "ma - scrive ancora - non corrisponde a quanto scritto nella Delibera di Giunta che riportava invece una spesa pari a 109.800 euro.
"Ora si apprende pure che, con l’intervento della Regione con una quota sostanziale di 85.400 euro il compenso a RCS è lievitato addirittura a 170.800 euro. Come mai tale esorbitante rincaro? Come mai ciò non è rilevabile da documenti ufficiali?"
A distanza di 7 mesi, secondo il consigliere, non sono stati ancora forniti documenti e la prossima settimana chiederà le convenzioni, per chiudere la questione.
"A prescindere da queste gravissime negligenze e con tutti i dubbi contabili che permangono, appare comunque chiaro che la manifestazione nella migliore delle ipotesi, come vi avevamo preannunciato, è stata finanziata nella stragrande maggioranza dalla Banca di Asti con l’attuale presidente in carica in pieno conflitto di interessi e addirittura della municipalizzata ASP SpA e quindi conseguentemente dal Comune stesso che la detiene per la quota di maggioranza".
Non una lotta contro i grandi eventi, spiega Cerruti che precisa: "Prima sarebbe necessario avere una città ben mantenuta, pulita, efficiente e decorosa, cosa che oggi assolutamente non è. I grandi eventi servono proprio per accendere un faro sulla città e se essa non è pronta ciò si potrebbe rilevare un inutile dispendio di risorse se non addirittura un boomerang".