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Sport | 06 aprile 2021, 07:45

Terra dei laghi? No, terra del golf. Alla scoperta di Varese tra buche e club house

Sono ben quattro i circoli golfistici del Varesotto: dal Golf Club Varese al Panorama, dal Golf dei Laghi a Le Robinie, le possibilità di scelta appagano ogni gusto e ogni possibilità. E rendono tale provincia sempre di più un centro sportivo a cielo aperto: lo dimostrano anche i prossimi eventi (Preolimpico ed Europei) che nei prossimi giorni verranno ospitati sul lago di Varese

Terra dei laghi? No, terra del golf. Alla scoperta di Varese tra buche e club house

Se c’è uno sport che coniuga particolarmente bene la bellezza degli ambienti in cui viene normalmente praticato al divertimento tecnico e all’accessibilità fisico-atletica, questo è il golf.

La parola chiave però è soprattutto la prima: la bellezza. Dei panorami, degli scorci, del contorno. Caratteristica che un luogo può possedere o non possedere, senza vie di mezzo: non troverete mai un campo da golf inserito in un contesto naturale e paesaggistico banale.

È quasi per induzione allora che si arriva a constatare come la città e la provincia di Varese siano disseminate di strutture per praticare tale sport: lo sfondo che questa terra regala al golf - così come ad altre decine di attività all’aria aperta - è impagabile. Laghi, Alpi (con la regina Monte Rosa a dominare…), Prealpi e verde ne sono gli elementi cardine, condivisi da 4 club cui si unisce anche un campo pratica.

Una storia iniziata nel 1934

Storia, beltà e prestigio sono i dati della carta d’identità del Golf Club Varese, il più antico e famoso circolo del territorio. Situato nel comune di Luvinate, a 15 minuti di auto dal centro di Varese, è stato fondato 1934, su un’altura che degrada verso il lago di Varese e dalla quale la vista spazia su chilometri e chilometri di Alpi, protetta - alle spalle - dall’imponenza del massiccio del Campo dei Fiori, la montagna dei varesini.

Incomparabili i panorami, incomparabile l’ambiente nel quale sono inserite le 18 buche par 72: si tratta di un percorso - progettato originariamente dagli architetti Gannon e Blanford - ondulato e tecnicamente interessante, che richiede precisione e non è adatto ai “picchiatori” delle mazze. Grazie alla sua validità tecnica, ha ospitato nel passato un Open dItalia e più recentemente, nel 2012, una tappa del Challenge Tour, il secondo circuito professionistico europeo. Ogni anno è anche sede di importanti gare nazionali assolute e giovanili e di prestigiose finali di circuito.

Fuori dal campo, si entra nel mondo dello charme: la Club House è infatti un antico convento, esempio di architettura Romanico-Lombarda, edificato nel XII secolo dai “Magistri Comacini” e che ha ospitato le suore Benedettine fino al XV° secolo, quando San Carlo Borromeo ne decretò la chiusura.

L’edificio è caratterizzato dal chiostro e dalla Chiesa, recentemente restaurata: all’ingresso si possono ammirare affreschi probabilmente risalenti al 1500 e dalla terrazza si gode un magnifico panorama sulla buca 1 e sul lago. All’interno la Segreteria, il Ristorante, gestito dallo chef Giovanni Maretti, e la Club House.

Non possiede la stessa epopea dietro le sue spalle, ma ha una caratteristica - fra le tante - che lo rendono unico: l’essere un vero esempio di “city golf”, un golf cittadino, ricavato in una delle tante aree di Varese in cui è la natura a farla da padrone. Stiamo scrivendo del Panorama Golf Varese, fondato negli anni 2000 tra i boschi di querce, castani e robinie del quartiere di San Fermo.

Qui gli appassionati hanno a disposizione un percorso di 9 buche “firmato” da Luigi Rota Caremoli, affermato designer che ha già realizzato in Italia e all’estero campi quali il Colline del Gavi, Il Picciolo, I ciliegi, e il K Club a Barbuda. È un course ricco di ostacoli e di difficoltà tecniche, con fuori limite molto penalizzanti anche per i giocatori bassi di handicap. Ma non c’è solo il classico golf a richiamare la voglia di divertimento: il Panorama ospita anche un percorso di Pitch & Putt, variante che si pratica su buche più corte - tutte par 3 - a “estremizzare” il gioco corto, considerato il momento topico del golf.

Il relax pre e post sessione è invece assicurato dalla Club House, nella quale - oltre a segreteria e pro shop - ha sede il Ristorante Panorama Wine Bar, impostosi negli ultimi anni sulla scena della ristorazione varesina per la qualità del cibo e per la messa a disposizione di un ambiente di classe ma informale.

Tra ristoranti premiati e il tocco dell’ “orso d’oro”

Anche se ci si allontana dal capoluogo, le possibilità per i golfisti non mancano. Anzi. Sempre nella zona degli specchi d’acqua - sette - che hanno da sempre fornito la fisionomia più rinomata al Varesotto, sorge il Golf dei Laghi, a Travedona Monate18 buche che rappresentano un altro gioiellino verde e una club house costruita ristrutturando integralmente le vecchie scuderie dei Visconti di Modrone, al cui interno è presente un ristorante che ha vinto il premio Mistretta 2004 quale migliore tra quelli di circolo.

Nel sud della provincia, a un tiro di schioppo dall’Aeroporto Internazionale della Malpensa e dai confini di Milano, ecco Le Robinie, sinergia tra sport, relax e business come impone l’anima di questa parte di territorio proiettata al cosmopolitismo. Due hotel, tre ristoranti, tre centri congressi, ma soprattutto un campo pensato e fatto costruire da uno dei più famosi giocatori della storia, Jack Nicklaus. “L’orso d’oro” americano arrivò qui all’inizio degli anni 90, si trovo settanta ettari incontaminati a disposizione e li trasformò in 18 buche che sono considerate un capolavoro di avvallamenti, anfiteatri e bunkers a terrazze. E rendono Le Robinie Golf Club un campo tra i migliori d’Europa.

Completano l’elenco l'European Golf Club di Ispra, inserito nel Centro Comune di Ricerca (JRC) afferente alla Commissione Europea, e il campo pratica Idea Verde Golf Club, a Olgiate Olona.

La conclusione è un ritorno all’inizio: Varese e lo sport sono un connubio indissolubile. Lo dimostra anche il fatto che dal 5 al 7 aprile sul lago omonimo verranno ospitate le Qualificazioni Olimpiche di canottaggio e, una settimana dopo, gli Europei. Due eventi che richiameranno più di mille atleti e segneranno una ripartenza dalle difficoltà della pandemia.


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