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Attualità | 15 aprile 2021, 09:28

Il blocco del vaccino Johnson & Johnson non rallenterà il piano vaccinale astigiano

Le 600 dosi inizialmente previste in arrivo stamattina, infatti, non erano ancora state inserite nel calendario delle inoculazioni

Cellette frigorifere contenenti dosi di vaccino J&J

Cellette frigorifere contenenti dosi di vaccino J&J

Il blocco precauzionale delle consegne delle prime dosi di vaccino anti covid Johnson & Johnson – disposto dalla stessa casa farmaceutica in accordo con le autorità dell’Unione Europeanon comporterà alcun disagio per quanto concerne il piano vaccinale territoriale messo a punto dall’Asl di Asti.

Come precisato dalla stessa azienda sanitaria locale, infatti, le 600 dosi – il cui arrivo era previsto in mattinata odierna mediante corriere SDA (CLICCA QUI per rileggere l’articolo) – non erano ancora state inserite nel calendario vaccinale che quindi non subirà alcuna variazione. Pertanto – sia nei centri vaccinali di via Guerra, via Scotti (over 80) e ospedale (soggetti con fragilità) che in tutti gli hub dislocati sul territorio provinciale – le inoculazioni procederanno come da programma.

Con attenzione puntata in particolare, sul nuovo hub di via Guerra, che per capacità resta quello ‘portante’ del piano, già ieri tornato a pieno regime dopo che martedì pomeriggio, a causa di un problema di natura informatica, si erano formate lunghe code di vaccinandi (CLICCA QUI per rileggere l’articolo)

IL VACCINO J&J: UNICO MONODOSE, SI CONSERVA IN NORMALI FRIGORIFERI

Fermo restando che, non appena le autorità sanitarie dell’Unione daranno il via libera alle somministrazioni, l’implementazione, ad Asti come nel resto d’Italia, del vaccino prodotto dal colosso farmaceutico statunitense potrebbe potenzialmente imprimere una forte accelerazione alla campagna sanitaria.

Il vaccino J&J, infatti, è l’unico tra quelli attualmente disponibili che prevede l’inoculazione di una sola dose, senza richiami successivi, e non necessita di temperature di conservazione eccessivamente basse. Pertanto può essere conservato per lunghi periodi (fino a 2 anni a -20° e fino a tre mesi a temperature comprese tra i 2 e gli 8°) senza necessitare di particolari infrastrutture.

Gabriele Massaro

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