Costigliole d’Asti piante la scomparsa di Luigi Ferro, classe 1927, cui nel gennaio scorso l’Amministrazione comunale aveva concesso la cittadinanza onoraria in occasione della Giornata della Memoria.
Ferro – già insignito nel 2010 della medaglia d’onore conferita dal presidente del Consiglio del Ministri ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti – era uno dei pochi reduci e testimoni ancora in vita di quelle atrocità.
IL RASTRELLAMENTO NEL COSTIGLIOLESE
A Costigliole d’Asti – nel corso di un rastrellamento che coinvolse una vasta area tra il Tanaro, l’Albese,l’Acquese e l’Appennino savonese – morirono in combattimento 37 partigiani. Secondo fonti tedesche, ne furono catturati 361 che, deportate nei lager, per buona parte non fecero mai ritorno a casa. Insieme a loro vennero arrestate altre 972 persone tra civili, renitenti e sbandati, tradotti al Servizio di sicurezza tedesco di Torino per essere avviate al lavoro coatto in Germania.