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Sanità | 24 giugno 2021, 13:37

Il Nursing Up sollecita la Regione: “Subito un bando per assunzioni nella Sanità”

Il sindacato paventa il rischio di ritornare a problemi mai ricolti come i Pronto Soccorso intasati per carenza di personale

Il Pronto Soccorso di Asti (foto d'archivio, marzo 2019)

Il Pronto Soccorso di Asti (foto d'archivio, marzo 2019)

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, rimarca come la discesa della curva pandemica riproponga negli ospedali antichi problemi quali Pronto Soccorso intasati e drammatica carenza di personale e il rischio di un crash del sistema.

Pertanto il sindacato di categoria chiede alla Regione un intervento impellente finalizzato a realizzare un concorso in cui ogni azienda sanitaria abbia la sua graduatoria. “Bisogna assumere ora e a tempo indeterminato – afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up – La lotta al coronavirus ci ha insegnato che la sanità non si può derubricare a una questione da ragionieri, non ci possiamo permettere tagli economici indiscriminati senza alternative, qui si tratta della salute pubblica e non sono più tollerabili situazioni in cui la scarsità di personale danneggia la prestazione erogata. La Regione non può far finta di nulla, il concorso per le assunzioni va fatto ora!

“Le assunzioni – prosegue Delli Carri – devono essere fatte in provincia di Torino, ma anche negli altri quadranti. Cuneo, Asti, Alessandria e Piemonte Nord orientale. Bisogna fare un concorso nel quale ogni azienda abbia la sua graduatoria a cui attingere. Ma va fatto adesso, senza attendere oltre. E va ricordato che le aziende devono poter assumere personale al 100%, non come accade alla Città della Salute la quale è sotto piano di rientro per cui le assunzioni sono contingentate al 75%. La salute, dovremmo averlo capito, va al di là delle questioni economiche”.

“I Piani di rientro – continua il segretario Nursing Up - vanno superati, anche con uno specifico intervento del Governo, in modo da permettere a tutte le aziende di assumere il personale necessario alle necessità di ogni realtà. A giugno, poi, scadono le direttive che imponevano ai nuovi assunti a tempo indeterminato di lavorare nelle Rsa, per l’emergenza Covid. Questo personale deve essere reimpiegato nelle aziende. E poi: riuscirà la Regione a potenziare le rianimazioni per una eventuale quarta ondata autunnale, come più volte detto, entro ottobre? Dov’è il personale per questo potenziamento?

“Nel frattempo, tutti coloro che sono stati assunti per combattere il mostro pandemico, e che ora vanno in scadenza, devono vedersi prolungato il contratto a 36 mesi argomenta Delli Carri – Si deve agire, ricordando anche che a breve su tutto ciò interverrà il problema dei turni ferie e del sovraffollamento dei pronto soccorso anche per il caldo. Non dimenticando, infine, che la campagna vaccinale va avanti, e bisogna pensare anche al personale necessario a fare le inoculazioni, e anche in questo caso come si andrà avanti se il personale non basta e se i fondi, come pare, si stanno esaurendo?”

Redazione

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