Ieri, nella sala consiliare del Comune di Canelli, è stato presentato il CAP (Centro Assistenziale di Prossimità), un progetto sperimentale volto a dare “sostegno agli anni”. Cosa significa? Un nuovo servizio che possa garantire l'autosufficienza alle persone più fragili a causa dell’età, ma anche di problematiche economiche e sociali.
“Oggi presentiamo un’iniziativa coordinata tra il CISA, il Comune di Canelli e alcune associazioni di volontariato, in particolare la Croce Rossa Italiana e Canelli Solidale, con l’obiettivo di offrire supporto alle persone che necessitano di piccoli servizi, come le commissioni o l’accompagnamento - ha spiegato il vicesindaco con delega alla Salute, Mauro Stroppiana - L’idea è aiutare le persone a mantenere la loro autonomia, perché la condizione di autosufficienza non è bianco o nero: può cambiare quando non si ha più chi può fare le commissioni o accompagnarti, e questi piccoli aiuti possono fare la differenza”.
Meno ricoveri più assistenza a domicilio: il CAP
L’iniziativa si configura come pilota per il Sud Astigiano, provando a costruire una rete di assistenza domiciliare per persone anziane che si trovano in una condizione intermedia tra autosufficienza e non, con l’obiettivo di offrire aiuto attraverso azioni pratiche e supporti domiciliari, evitando così ricoveri in case di riposo, che, secondo il direttore del CISA Asti Sud Giuseppe Occhiogrosso, debbono rimanere una soluzione estrema.
“Come CISA abbiamo attivato su tutto il territorio i servizi di prossimità rivolti a persone nella fascia intermedia di autosufficienza, nel rispetto delle indicazioni nazionali e regionali che promuovono il permanere dell’anziano a domicilio”, ha affermato il direttore Occhiogrosso, preoccupato per la situazione che il territorio sta vivendo e che, senza interventi tempestivi, non potrà far altro che peggiorare.
Infatti, l’indice di vecchiaia nell’area sud della provincia ha raggiunto un valore che supera la media nazionale, che si ferma a circa 200; mentre qui si aggira intorno ai 250, vale a dire 250 persone over 65 ogni 100 giovani (0‑14 anni). Le proiezioni, inoltre, indicano un aumento fino a 300 per il prossimo futuro. Tradotto: una popolazione sempre più anziana con sempre meno giovani a sostenere l’alta richiesta di servizi.
“L'idea è di coinvolgere le associazioni di volontariato presenti sul territorio e Canelli, per fortuna, ha un'ampia gamma di associazioni che si sono prestate, nello specifico stasera parliamo di Croce Rossa e Canelli Solidale - ha proseguito il direttore del CISA - Il concetto è quello di utilizzare, permettetemi il termine, queste associazioni e i loro volontari per svolgere attività complementari, ulteriori e differenti rispetto all’assistenza cosiddetta primaria, senza sostituire l’operatore specializzato”.
Per accedere al servizio, si passerà attraverso una valutazione da parte del CISA, in modo tale che non vengano disperse le risorse disponibili. Poi, lo stesso consorzio redigerà un piano assistenziale individuale, interagendo con l’utente e i familiari, affidando alle associazioni le attività pratiche.
L’avvio del CAP è previsto per inizio gennaio ed è possibile grazie al contributo del Comune di Canelli. L’obiettivo, in futuro, sarà ampliare la presenza sul territorio, anche con l’integrazione di un assistente sociale presso la Casa delle Famiglie, per facilitare l’accesso ai servizi anche ai residenti dei comuni limitrofi.
Caregiver: ASL e CUP per formare gli utenti
Durante la conferenza, Occhiogrosso ha presentato anche una seconda iniziativa, questa volta in collaborazione con l’ASL e in particolare con il CUP (Centro unico di Prenotazione), che prevede la formazione dei cosiddetti “Caregiver”, persone deputate alla cura a domicilio di chi non è autosufficiente.
In questo senso, gli operatori del servizio andranno a insegnare come gestire la movimentazione, l’igiene, l’alimentazione e l’organizzazione dell’ambiente domestico. Il servizio includerà consulenza e supporto iniziale in caso di situazioni complesse e andrà a una soluzione complementare ai servizi di assistenza già esistenti.
“Per noi è un progetto programmatico - ha dichiarato la sindaca Roberta Giovine - Si era immaginata una forma di assistenza a domicilio per non far abbandonare abitudini e stile di vita. Questo progetto è un modo per dare un supporto alle fasce più deboli, soprattutto sul fronte dell’autonomia”.
Il progetto è gratuito per gli utenti, con l’obiettivo di estendere gradualmente la copertura e migliorare la domiciliarità della popolazione anziana.
Per ulteriori informazioni, il CISA assicura massima diffusione, nel prossimo periodo, attraverso siti, sportelli, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Canelli e medici di base.














