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Cultura e tempo libero | 09 settembre 2021, 10:41

In scena a Pino d’Asti uno spettacolo che vuol raccontare le contraddizioni degli USA

Ispirato, fin dal titolo “C’era una volta a… Hollywood”, alle atmosfere e suggestioni del cinema di Quentin Tarantino

Immagine di scena

Immagine di scena

La sera di domenica 12 settembre si svolgerà a Pino d’Asti uno spettacolo che, a vent’anni esatti dal tragico 11 settembre 2001, mira a far scoprire al pubblico luci e ombre, miti e contraddizioni degli Stati Uniti d’America.

“C’era una volta a… Hollywood” – così si intitola lo spettacolo che vedrà in scena Gigi Giancursi, Umberto Poli e Orlando Manfredi – si svolgerà presso “Forme canoniche”, nuovissimo spazio nato dalla volontà di sei donne di trasformare un ex canonica in uno spazio culturale di livello. I tre artisti analizzeranno, anche attraverso le canzoni, le lacerazioni dell’America, cercando di mostrarne il lato (o)scuro, senza sconti e paure.

Sarà un'indagine in musica che, attraverso la riscoperta della voce di menestrelli e crooner, si dipanerà gradualmente in tutto il mondo (Italia compresa) arrivando, di decennio in decennio, epoca dopo epoca, fino ai giorni nostri. Il programma, anzi, l’itinerario dello spettacolo intesse una storia tra le storie, gettando un fascio di luce tra gli aneddoti, le leggende, gli omicidi, i fatti di cronaca, i disastri, le curiosità, le strade e le città di quei vagabondi e viaggiatori alla ricerca, come cantava Tom Waits, dei propri fantasmi del sabato sera… che altro non sono se non le piccole e grandi illusioni di tutti i giorni, tanto irresistibili quanto effimere.

Il titolo dello spettacolo rimanda volutamente all’omonimo film scritto e diretto da Quentin Tarantino, per il quale l’autore ha allestito una soundtrack di tutto rispetto, un viaggio sonoro che sfreccia rombando a bordo di una Cadillac fiammante mentre alla radio passa la chitarra malinconica di José Feliciano. Ogni scena del film si adatta alla musica, come fosse un inno a quel caldo 1969. Un caleidoscopico universo che Gigi Giancursi, Umberto Poli e Orlando Manfredi si propongono di portare in scena in maniera originale, dinamica, a tratti adrenalinica.

Il costo per spettacolo, aperitivo e pop corn è fissato a 20 euro. Prenotazioni chiamando il numero 339/2290951


BIOGRAFIE

Gigi Giancursi. Voce, storie, chitarra Oltre ad essere ancora oggi ricordato come ex-membro (storico) dei Perturbazione e come tassello imprescindibile all’interno della scena “indie” torinese - e non solo - degli ultimi vent’anni, Gigi Giancursi è un apprezzato direttore artistico di festival in Piemonte, produttore, musicista (Linda & The Greenman, Mambassa, ecc.), presentatore, speaker radiofonico.

 

Umberto Poli. Voce, chitarra elettrica, cigar box, ukulele, effetti Fondatore de Lastanzadigreta e leader dei Gospel Book Revisited, Umberto Poli (Torino, classe 1983) è chitarrista, compositore, polistrumentista e giornalista: da sempre suona e trasforma in blues tutto ciò che abbia le corde passando con disinvoltura e originalità dalla chitarra elettrica a quella acustica, dal cigar box all’ukulele, dalla weissenborn al più rudimentale coffee can.


Orlando Manfredi. Voce, chitarra, banjo Già in apertura di Afterhours, Paolo Benvegnù, Perturbazione, etc. ha collaborato alla colonna sonora del film La scoperta dell'alba di Susanna Nicchiarelli insieme con Subsonica e Gatto Ciliegia. Con From Orlando to Santiago ha raccontato la crisi globale dal punto di vista di chi cammina, con un disco di canzoni, uno spettacolo e un libro. Ultimo debutto, lo spettacolo Mondo fratello insieme con i Fratelli Mancuso (Targa Tenco 2021).

Redazione

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