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Economia e lavoro | 12 settembre 2021, 14:14

Ennesima 'fumata nera' per il gruppo Blutec: verrà attivato il programma di cessione

In attesa di una svolta, i lavoratori saranno garantiti, per 24 mesi, mediante la copertura di ammortizzatori sociali. La Fim Cisl: "Il sindacato sia parte integrante del processo decisionale"

L'ingresso dello stabilimento astigiano di Blutec

L'ingresso dello stabilimento astigiano

Nei giorni scorso, presso gli uffici romani del Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolta una riunione – presieduta dalla viceministra Alessandra Todde e alla quale hanno partecipato i commissari straordinari, le Regioni Sicilia, Piemonte, Basilicata e Abruzzo, il Sindaco di Termini Imerese, Invitalia e le organizzazioni sindacali – finalizzata a fare il punto sulla complessa situazione del gruppo Blutec.

Nell’ambito dell’incontro, i commissari hanno comunicato che il piano concordato non è stato approvato. Pertanto, entro il termine massimo di 60 giorni, verrà attivato il programma di cessione delle singole realtà industriali che compongono il gruppo. Che prevede soluzioni specifiche per ciascuno stabilimento e garantirà ai lavoratori una finestra temporale di 24 mesi, attraverso la copertura di ammortizzatori sociali.

Al netto di Termini Imerese che di fatto resta la situazione più complessa, a breve dovrebbe avvenire la cessione del ramo Metal (Atessa), per il quale c’è già un una realtà imprenditoriale che risponde ai requisiti industriali e di salvaguardia occupazionale. Invece per i rami di Chemical, Engineering (Torino) e Lighting (Asti) ci sono state alcune manifestazioni di interesse e pertanto si procederà con i bandi.

FIM CISL: "Si attivi un piano di confronto continuo"

“Bisogna concludere positivamente le operazioni di cessione dei siti con soggetti che siano in grado di dare la massima garanzia occupazionale e prospettiva industriale”, argomentano dalla Fim Cisl Alessandria-Asti.

“Per quanto riguarda l’unità di Asti – prosegue la nota sindacale –, attendiamo di conoscere i dettagli del programma di cessione e soprattutto la strategia del Ministero e dei commissari per riqualificare il sito. Auspichiamo la costituzione di un tavolo di confronto continuo poiché riteniamo che la parte sindacale non debba essere soltanto oggetto di mera informativa, ma parte integrante del processo decisionale su questa vertenza di interesse nazionale”.

Gabriele Massaro

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