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Al Direttore | 06 ottobre 2021, 11:49

Da astigiano, invoco trasparenza sulla gestione degli affari della Banca di Asti

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di un lettore in merito alla imminente assemblea dei soci del gruppo bancario

Una filiale di Banca di Asti

Gentile Direttore,

Ho appreso che in data 7 ottobre 2021 si terrà, in unica convocazione, l’Assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti della Banca di Asti. L’annuncio comparso precisa che, al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’emergenza sanitaria, l’intervento dei soci in Assemblea avverrà esclusivamente tramite un rappresentante designato.

L’Ordine del Giorno prevede, da parte degli Azionisti, la deliberazione in parte straordinaria della incorporazione nella Banca di Asti delle Casse di Risparmio di Vercelli e Biella e, nella parte ordinaria, della determinazione dei compensi e dei gettoni di presenza da erogare al Consiglio di Amministrazione della Banca.

Si tratta, senza dubbio, di aspetti importanti della vita del nostro Istituto di Credito sul quale, al momento, non mi risulta di aver letto da parte di esponenti politici, esponenti del mondo economico, del commercio ecc., articoli di commento, valutazioni, e perché no richieste di trasparenza.

Eppure la tanto discussa fusione con le Banche di Biella e Vercelli in passato aveva acceso commenti e discussioni tra chi era favorevole e chi valutava l’intervento della Banca di Asti più come un salvataggio che non un investimento. Chi aveva ragione ? Quale è stato l’andamento economico dei due Istituti di Credito fuori dalla Provincia di Asti ? Auspico, come astigiano, che terminata l’Assemblea degli Azionisti si possa leggere una valutazione trasparente, fattuale e surrogata dai dati da parte del Consiglio di Amministrazione.

Allo stesso modo ci vorrebbe che altrettanta trasparenza circa la determinazione dei compensi e dei gettoni di presenza ai membri del Consiglio di Amministrazione stesso. In un momento di gravi difficoltà economiche per tanti cittadini e con un declino sempre più evidente della città (fabbriche che riducono gli organici, negozi che chiudono) sarebbe di pessimo gusto registrare che il Consiglio di Amministrazione provveda ad aumentare le prebende a se stesso. Prebende che, tra le altre cose dovrebbero, per trasparenza, essere rese pubbliche a tutti gli astigiani.

Mi auguro, in questo senso, che anche la Sua testata si impegni a rendere noto il dibattito e i numeri economici della Banca, contribuendo ad un'operazione di trasparenza sui compensi agli amministratori.

Grazie per l’attenzione e distinti saluti

Aldo Campini

Al direttore

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