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Politica | 16 dicembre 2021, 09:30

"Un bilancio che guardi al futuro a prescindere da chi amministrerà la città". L'assessore Berzano risponde alle critiche dell'opposizione

"Abbiamo dimezzato l’utilizzo al ricorso di parte capitale in parte corrente. lasciamo una buona eredità per chi arriverà”

"Un bilancio che guardi al futuro a prescindere da chi amministrerà la città". L'assessore Berzano risponde alle critiche dell'opposizione

Se, qualche giorno fa, dopo cinque sedute di consiglio comunale, è stato approvato il bilancio di previsione del Comune di Asti, non sono mancate le polemiche e le osservazioni della minoranza.

Le sei pratiche sono passate con la totalità dei voti della maggioranza, cioè di tutti e 21 i consiglieri delle liste e dei partiti della coalizione e il sindaco Rasero aveva espresso soddisfazione rimarcando (e confermando la sua ricandidatura) “che tanti sono ancora i risultati che si potranno raggiungere nei prossimi sei mesi".

Uno degli atti più importanti che un Consiglio comunale è chiamato a dibattere

Impietoso il giudizio di una parte della minoranza che bolla il Bilancio appena votato. Mauro Bosia e Michele Anselmo (Uniti si Può) hanno sottolineato che “il bilancio di previsione dovrebbe costituire uno degli atti più importanti che un Consiglio comunale è chiamato a dibattere, a maggior ragione quando, come in questo caso, si tratta dell’ultimo di una Giunta. Il bilancio di previsione dovrebbe essere il trampolino di lancio di un'Amministrazione e dovrebbe garantire quella continuità amministrativa, anche nel caso di discontinuità di mandato, che consente alla città di progredire ”.

Mario Malandrone (Ambiente Asti) sostiene che “Non ci sono risposte su che tipo di programmazione intendono adottare sui progetti del PNRR, una convinzione estrema di aver fatto bene e di meritare altri 5 anni per realizzare ciò che non hanno fatto in 5. Intanto Asti perde centralità, attrae sempre meno il territorio circostante. Ci verrà detto che questo è un bilancio politico, ma è ciò che si evince da un bilancio di previsione che per grazia ricevuta contiene molti aiuti dall'amministrazione statale, che contiene progetti frutto del lavoro tecnico degli uffici, ma che davvero disegna una città ferma e immobile”.

130 milioni di euro

L’assessore al Bilancio, Renato Berzano non ci sta e vuole sottolineare il buon lavoro svolto in questi cinque anni. “Il bilancio in termini numerici è simile a quello degli altri anni, circa 130 milioni di euro. Come sempre all’interno del bilancio di previsione ci sono delle poste che devono essere inserite ma non hanno valenza sull’effettivo esborso, per esempio 17 milioni di anticipazioni di tesoreria, un importo prudenziale che non è mai stato usato così come i 18 milioni per giroconti. Due partite che non hanno valenza a fini del Bilancio”.

Un aspetto tecnico, rimarca l’assessore ma con un’impronta decisamente politica con ripercussioni sui cittadini: “Contano le partite correnti e le partite capitali che generano l’equilibrio del bilancio complessivo e ci fanno capire la struttura di un ente pubblico”.

L’ equilibrio di bilancio è il prospetto che fa capire come un ente pubblico debba mantenere un equilibrio tra entrate correnti ed entrate capitali.

Una buona eredità

“Se utilizzo risorse in parte capitale per le spese ordinarie, spiega Berzano, sottraggo risorse in parte capitale che ci consentono di fare gli investimenti e creare la città del futuro. Questi equilibri sono fondamentali per la gestione corretta di un ente pubblico. Abbiamo dimezzato l’utilizzo al ricorso di parte capitale in parte corrente. Cerchiamo di spendere quello che abbiamo e non di più. La parte capitale è il fiore all’occhiello, stiamo parlando di 29 milioni di euro di cui solo 1milione e 200mila euro sono finanziati da nuovo indebitamento. L'indebitamento complessivo dell'ente, a rendiconto 2020 di 23.000.000  sarà di 17.000.000 nel 2024 a ulteriore supporto di quella gestione equilibrata e sostenibile di medio/lungo periodo. L'indebitamento pesa sulla parte corrente.    Meno indebitamento determina di utilizzare minori risorse in parte corrente che possono essere utilizzate per altro. Non è così scontato, lasciamo una buona eredità per chi arriverà”.

Betty Martinelli


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