L’allarme del Nursind: “Intoppi burocratici e normativi aggravano il problema della carenza di infermieri”

Nel pieno dell’ennesima ondata covid la sanità piemontese si trova a dover fronteggiare anche un’altra emergenza, peraltro più volte evidenziata già in passato anche dalla stessa sigla sindacale, ovvero la carenza di infermieri e gli intoppi burocratici e normativi che l’accompagnano.

Pertanto il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, ha scritto alla Direzione Regionale Sanità e all’AASSRR Piemonte per evidenziare la gravità del problema e chiedere un celere intervento finalizzato a porvi rimedio.

“Le aziende che hanno delle proprie graduatorie – spiegano i responsabili del sindacato – non possono stabilizzare il proprio personale a tempo determinato da altre graduatorie privandosi così di preziose unità e quelle che non hanno ancora graduatorie non riescono ad accedere con facilità alle altre. Un caos alla quale deve porre rimedio la Regione in assenza di indicazioni nazionali. Per questo nei giorni scorsi abbiamo scritto alla Regione Piemonte”.

LA SITUAZIONE ASTIGIANA

“Ad Asti è un problema che si presenterà a breve – commenta Gabriele Montana, segretario provinciale Nursind –, ovvero quando verrà espletato il concorso a tempo indeterminato per gli infermieri bandito per il quadrante Asti Alessandria”.

“In questa situazione – spiega Montana – l'ASL AT avrà una graduatoria con colleghi da assumere a tempo indeterminato, e si spera che prima di allora la regione avrà risolto l'inghippo burocratico e normativo, anche perché al momento ci sono circa 50 infermieri impegnati, con contratti a a tempo determinato che aspettano la stabilizzazione e sono ormai entrati a pieno regime nell'organizzazione del lavoro nell'ASL AT”.

In allegato copia della lettera inviata dal Nursind