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Attualità | 10 gennaio 2022, 10:28

Ad un anno dalla morte, si ricorda Salvatore 'Tore' Sibiriu, grande sportivo e tifoso del Cagliari

Sardo di nascita, aveva giocato nel Mazzola e decisivo in tanti derby con l'Asti. La messa venerdì 14 gennaio alle 17 nella 'sua' Santa Caterina

Salvatore con la moglie Maria

Salvatore con la moglie Maria

Ad un anno dall'addio, il ricordo di Salvatore 'Tore' Sibiriu, torna nella chiesa del suo rione, Santa Caterina, venerdì 14 gennaio alle 17.

Sibiriu, originario sardo, ma ad Asti da sempre (si era diplomato al Giobert), era molto amato in città; è morto lo scorso anno per un tumore a 55 anni da compiere, lasciando nel dolore la moglie Maria Rosa Serratore, il figlio Alessio, 22 anni, nato da un precedente matrimonio e la sorella.

"Ha lottato come un leone - ricorda oggi la moglie -, ma ha dovuto arrendersi. Ci siamo sposati nel 2014 ed era l'amore della mia vita, era un uomo straordinario dal grande cuore. È stato un marito e un padre straordinario".

Un uomo sportivo e appassionato, benvoluto da tutti. Dirigente Cna di Asti, aveva lavorato alla Confidare di Torino, ma era stato fondamentale calciatore nel Mazzola ed era  stato decisivo in tantissimi derby con  Asti e Don Bosco.

Tifosissimo del Cagliari, spesso prendeva l'aereo per seguire la sua squadra del cuore. La messa in suo ricordo, in Santa Caterina, venerdì 14 gennaio alle 17.

Betty Martinelli

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