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Attualità | 08 marzo 2022, 07:30

'Sebben che siamo donne', una ricerca svela che, anche nell'Astigiano, le differenze di genere sono molto marcate

La ricerca, di Vittoria Briccarello e Claudia Rozzo, evidenzia che nelle posizioni apicali gli uomini 'doppiano' le donne

'Sebben che siamo donne', una ricerca svela che, anche nell'Astigiano, le differenze di genere sono molto marcate

Due astigiane, Vittoria Briccarello e Claudia Rozzo di Uniti si può, con una ricerca rivelano che, anche nell'Astigiano, la disparità di genere è, purtroppo, molto marcata.

"Oggi ricorre la Giornata Internazionale della donna che negli ultimi anni è diventata una festa al pari di San Valentino - rimarcano -  un momento in cui le donne, in un tripudio di mimose, si sentono decantare quanto siano importanti e, con una sorta di pietismo, persino migliori degli uomini. Ma è davvero così? La stessa mimosa, fiore che doveva testimoniare la dura lotta delle donne nella Società, è stata snaturata e trasformata in un mero orpello di questa giornata importantissima, il cui oggetto non dovrebbe essere festeggiare la donna in quanto tale, ma piuttosto il pieno raggiungimento dei suoi diritti.

Briccarello e Rozzo ricordano che  grazie al D.L. 165 del 2001 sono state introdotte misure “atte a garantire pari opportunità, benessere di chi lavora e assenza di discriminazioni nelle amministrazioni pubbliche”.

Ma non sembrerebbe proprio così. Secondo l'Ocse, il tasso di occupazione femminile a livello nazionale, è ancora tra i più bassi d’Europa, registrando il 49 % nel 2020, dato che è destinato a non salire se non si attueranno tutte le misure necessarie per tutelare le donne lavoratrici, le quali, secondo le statistiche dell’Inps, percepiscono il 31,2 % di media in meno rispetto agli uomini. Questa disparità di genere è percepibile anche nel numero dei lavoratori (57,7% uomini) e tra Nord e Sud.

"Nella nostra città - spiegano - le cose non vanno meglio e non solo l’8 marzo. Nel 2020, l’Istat ha registrato il 7,7% della disoccupazione femminile ad Asti (l’1% in più rispetto a quella maschile) e dopo due anni di pandemia la situazione non è migliorata. E nella pubblica amministrazione, quante donne ricoprono ruoli apicali, al pari della loro controparte maschile?". 

Secondo la ricerca astigiana basata sui dati degli organigrammi dei siti ufficiali di Comune, Tribunale, Provincia, Prefettura, Questura, Università,  Cassa di Risparmio, Fondazione Cassa di Risparmio,  Fondazione Asti Musei, Asp, Asl, nelle posizioni apicali, gli uomini sono più del doppio delle donne.

"La proporzione risulta a dir poco inquietante, sottolineano Briccarello e Rozzo, siamo di fronte al più del doppio di ruoli apicali occupati da uomini rispetto alle donne. I numeri possono essere letti per approssimazione, in quanto alcune persone (naturalmente soprattutto uomini), ricoprono talvolta più di una carica, non solo all’interno del proprio Ente, ma anche di altri, in particolar modo, ciò è stato riscontrato per la Fondazione Cassa di Risparmio, la Fondazione Asti Musei e UniAstiss".

E concludono: "Possiamo capire il livello di progresso di una società guardando il modo in cui questa si rapporta con le donne, Asti non sembra voler progredire. Buon 8 marzo!".

Betty Martinelli

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