Sembra destinata a non arrestarsi la polemica politica sull’utilizzo come spazi di promozione elettorale di alcune vetrine di negozi sfitti in centro città. La “miccia” era stata innescata da un video con il quale il sindaco Maurizio Rasero replicava ad un comunicato della coalizione Crivelli incentrato sulla scelta di questi ultimi di non dotarsi di una sede fisica (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), seguita da ulteriori repliche dell’opposizione.
Sul tema torna ora Angela Quaglia (CambiAMO Asti, lista che fa parte dell’ambia coalizione di Astinsieme), che sposta il confronto sul tema della decadenza del settore commerciale in città. Secondo la consigliera, al netto che gli spazi gli siano stati concessi a titolo gratuito come affermato dal sindaco, l’occupazione di vetrine del centro con manifesti elettorali della coalizione di centrodestra testimonia il fallimento della politica commerciale attuata dall’Amministrazione.
“Non solo in periferia, dove i piccoli negozi chiudono a catena, trasformando un tessuto vitale in zone tristi e trascurate, ma perfino in centro, a due passi dal Municipio e dalla piazza San Secondo si è arrivati a questo risultato”, attacca la Quaglia.
Che ricorda poi che l’attuale sindaco ha avuto un ruolo dirigenziale importante in Ascom, “la più grande organizzazione del commercio a cui, in questi anni, sono state affidate anche le fiere, i mercatini (natalizi e non), le luminarie, ecc.”
“Forse – conclude la Quaglia –, anziché occuparsi di pulire i negozi del centro in cambio dell’utilizzo degli spazi, il Sindaco avrebbe dovuto occuparsi del settore commercio in questi anni. E invece, siamo arrivati a “commerciare” la politica!”