Massimiliano Brunzin Ponte (Max Ponte), candidato sindaco per “Rilanciamo Villanova D’Asti” viene da una due giorni di corse fra l’avvio della raccolta firme e il banchetto del mercato del giovedì. Da via San Martino a via Roma, fra un incontro e l’altro, come capita in questi giorni. Ponte è un dipendente della Fondazione Torino Musei, scrittore e operatore culturale, che vive a Villanova.
Come sta andando?
“Molto bene, la risposta di questi giorni, con tante persone che ci hanno raggiunto, dimostra che il nostro progetto ha una forte base in paese”
Cosa ne pensa dell’amministrazione precedente?
“Ho visto Giordano in questi giorni, lo ringrazio per quello che ha fatto e per aver dato spazio ai miei progetti culturali in questi anni. Lascia Villanova in buona salute. Credo che tutto ciò che di buono è stato fatto vada coltivato, ma serve anche una marcia in più”
Cosa vuol dire una “marcia in più”?
“Vuol dire che dobbiamo essere ambiziosi e allo stesso tempo concreti. Dobbiamo riaccendere i riflettori su Villanova, va benissimo avere i bilanci in ordine ma si deve fare la differenza”
Quale timore ha?
“Temo che Villanova diventi una periferia come tante altre, senza nulla di particolare, se non il fatto di tornare a casa la sera a dormire. Non meritiamo tutto questo, abbiamo grandi risorse, dobbiamo saperle sfruttare. Dobbiamo avere il coraggio di riaffermare la nostra identità”
Quale ruolo può avere Villanova?
“Villanova è uno dei centri più importanti dell’Astigiano e ha una posizione strategica di prim’ordine. Può svolgere un ruolo incredibile, sospesa com’è fra Asti e Torino, può attirare lavoratori ma anche pubblico per le nostre feste”
Qualche novità che potrebbe piacere ai vostri elettori?
“Le idee sono tante in ogni campo. Rendere il paese più attraente, anche dal punto di vista del decoro urbano. Trasformare Palazzo Richetta in un vero museo di portata regionale (ad ingresso gratuito per i villanovesi). Fare eventi di qualità nel centro storico per supportare il commercio. Intervenire per dare maggiori opportunità alle borgate. Rendere l’area industriale una zona di sviluppo e ricerca – favorita dalla logistica – e darle anche un nome, magari Villanova Valley”
Non deve essere una passeggiata
“Tanti sono i dossier rimasti aperti, come è normale che sia – pensiamo anche al tema salute - crediamo di avere un insieme di competenze in grado di garantire un buon governo, e di avere inoltre un’ottima capacità di dialogo con gli enti locali favorita anche da due ex-amministratori che ho voluto con me. Il programma elettorale è quasi pronto”.
Da chi è formata la squadra di “Rilanciamo Villanova D’Asti”? Potete darci un’indicazione sulle competenze?
“La lista comprende 12 candidati consiglieri, 6 uomini e 6 donne: Giorgio Tiberini (vari aspetti amministrativi), Gerardo Vuocolo (vari aspetti amministrativi, casa, famiglia, scuola e politiche sociali), Luisa Negro (salute), Andrea Gabriolotto (lavori pubblici), Elisa Messina (pubbliche relazioni e rapporti con i lavoratori), Valentino Spinelli (sport), Antonella Pelissero (bilancio/aziende), Gabriela Iacobescu (rapporti con i nuovi villanovesi), Francesca Masera (agricoltura), Antonio Di Nincolantonio (ProLoco/sport/artigianato), Antonella Antonucci (volontariato/socializzazione), Bruno Gaglioti (energie rinnovabili/lavori pubblici)”
Quale ruolo per il Sindaco Ponte in caso di elezione?
“Come è noto un Sindaco si deve occupare un po’ di tutto, nello specifico terrei sicuramente le deleghe relative a lavoro, commercio, attività produttive, e senza dubbio la cultura (eventi e biblioteca), il turismo e l’ambiente. Ma è importante che su tutti i temi si costruisca un percorso comune nell’interesse di Villanova”