Ultimo, ma non certo per importanza, focus sugli enti partner di AISLA nell’iniziativa “Un contributo versato di gusto”, giunta quest’anno alla XV edizione e che vedrà i volontari dell’associazione proporre in 150 piazze italiane, a fronte di un contributo minimo di 10 euro, bottiglie di Barbera d’Asti messe a disposizione dal Consorzio di Tutela del Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato. E proprio con il presidente del Consorzio, l’enologo Filippo Mobrici, abbiamo parlato dell’importanza di questo contributo.
Il Piemonte è la culla di AISLA, nata a Veruno 39 anni fa grazie all’impegno di un piccolo gruppo di familiari che ha scelto di attraversare la paura costituendosi in associazione per aiutare le altre persone. Possiamo parlare di ORGOLIO. Cosa significa per lei sapere che la Barbera, peraltro buonissima, da 15 anni è simbolo di questo messaggio?
Significa principalmente che la sensibilità di questo territorio nei confronti di chi sta peggio di noi è estremamente elevata. Allo stesso tempo, siamo certi che il messaggio che trasmettiamo attraverso AISLA dà una meritata visibilità ad un’eccellenza del nostro territorio arrivando dritto nelle case degli italiani. Ogni nostra bottiglia trasmette un messaggio importante, che ‘parla’ di territorio, cultura, altruismo e generosità. Tutte caratteristiche che l’Astigiano e il nostro Consorzio ha espresso ed esprime attraverso questa collaborazione che ci consente di dare un po’ di sollievo ai malati e alle loro famiglie.
La SLA toglie la speranza ma AISLA lotta per trovare risposte per un futuro senza questa tremenda malattia. Quest'anno avete scelto di sostenere un'operazione eccezionale: il CONTRIBUTO ECONOMICO SOLLIEVO. Cosa significa per lei far parte di questa iniziativa?
Io sono convinto che la solidarietà non va fatta a parole o con i titoloni. E’ qualcosa che va costruito quotidianamente, con piccoli gesti concreti ed importanti che vanno incontro alle esigenze contingenti di momenti particolari, incontrando i bisogni reali delle persone. Per fare un esempio pratico, possiamo anche investire ingenti capitali per una specifica iniziativa, ma se poi non veniamo incontro a chi, di fronte a una bolletta astronomica non è in grado di pagarla, abbiamo totalmente sbagliato tipo di supporto. Noi dobbiamo, invece, essere orgogliosi di partecipare ad iniziative come questa, che pongono l’uomo al centro. Consentitemi, infine, di ringraziare ancora una volta AISLA, che ci coinvolgendoci nelle loro iniziative ci sprona a fare sempre di più e meglio.