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Cultura e tempo libero | 27 settembre 2022, 16:05

L'Archivio di Stato ospiterà le “Conversazioni in archivio – Chiacchiere di storia e arte”

Primo appuntamento, ad ingresso libero, venerdì 30 settembre alle 17 con lo storico Claudio Pia

L'Archivio di Stato di Asti

L'Archivio di Stato di Asti

L’Archivio di Stato di Asti, in collaborazione con la professoressa Alice Raviola (Università degli Studi di Milano), presenta le “Conversazioni in archivio – Chiacchiere di storia e arte”.

Rassegna di incontri che, venerdì 30 settembre alle 17, vedrà lo storico Ezio Claudio Pia discutere con la professoressa Raviola sul tema “Asti medioevale – Politica ed economia tra Piemonte e Europa (secoli XII-XV)”

Centro nodale sulle vie di comunicazione fin dall’epoca romana, Asti assunse nel Medioevo una crescente rilevanza strategica, legata anche alla peculiare funzione di collegamento tra litorale ligure, Pianura padana e area transalpina.

Secondo comune per antichità di attestazione dopo Pisa e annoverato tra i principali contribuenti del fisco imperiale, la città di Asti esercitò nel pieno Medioevo un ruolo di coordinamento e mediazione tra la politica degli imperatori e quella comunale nell’Italia centro settentrionale. Operando in questo complesso sistema di relazioni, sperimentò con strumenti diplomatici inediti l’organizzazione, nel cuore dell’area subalpina, di un esteso territorio dipendente.

Nello stesso tempo, a partire dal Duecento, affiancò a una consolidata tradizione commerciale originali iniziative creditizie che fecero dei “lombardi” astigiani i protagonisti dell’economia europea tra XIII e XVII secolo, in qualità di banchieri di sovrani e pontefici, finanziatori tra l’altro della corona inglese, dell’imperatore Enrico VII, delle fiorenti città dell’Europa centrale e settentrionale.

Un ruolo di indubbia rilevanza politica ed economica che non venne meno durante la cosiddetta epoca delle signorie, quando Asti – in particolare al tempo degli Orléans, tra tardo Trecento e primo Cinquecento – consolidò la propria proiezione internazionale, assumendo i tratti di una vera e propria “capitale provinciale”.

Appuntamento ad ingresso libero, che si svolgerà nel rispetto delle misure di prevenzione della trasmissione e della diffusione dell’infezione da Covid 19

Redazione

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