L’Archivio di Stato di Asti, in collaborazione con la professoressa Alice Raviola (Università degli Studi di Milano), presenta le “Conversazioni in archivio – Chiacchiere di storia e arte”.
Rassegna di incontri che, venerdì 30 settembre alle 17, vedrà lo storico Ezio Claudio Pia discutere con la professoressa Raviola sul tema “Asti medioevale – Politica ed economia tra Piemonte e Europa (secoli XII-XV)”
Centro nodale sulle vie di comunicazione fin dall’epoca romana, Asti assunse nel Medioevo una crescente rilevanza strategica, legata anche alla peculiare funzione di collegamento tra litorale ligure, Pianura padana e area transalpina.
Secondo comune per antichità di attestazione dopo Pisa e annoverato tra i principali contribuenti del fisco imperiale, la città di Asti esercitò nel pieno Medioevo un ruolo di coordinamento e mediazione tra la politica degli imperatori e quella comunale nell’Italia centro settentrionale. Operando in questo complesso sistema di relazioni, sperimentò con strumenti diplomatici inediti l’organizzazione, nel cuore dell’area subalpina, di un esteso territorio dipendente.
Nello stesso tempo, a partire dal Duecento, affiancò a una consolidata tradizione commerciale originali iniziative creditizie che fecero dei “lombardi” astigiani i protagonisti dell’economia europea tra XIII e XVII secolo, in qualità di banchieri di sovrani e pontefici, finanziatori tra l’altro della corona inglese, dell’imperatore Enrico VII, delle fiorenti città dell’Europa centrale e settentrionale.
Un ruolo di indubbia rilevanza politica ed economica che non venne meno durante la cosiddetta epoca delle signorie, quando Asti – in particolare al tempo degli Orléans, tra tardo Trecento e primo Cinquecento – consolidò la propria proiezione internazionale, assumendo i tratti di una vera e propria “capitale provinciale”.
Appuntamento ad ingresso libero, che si svolgerà nel rispetto delle misure di prevenzione della trasmissione e della diffusione dell’infezione da Covid 19