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Attualità | 07 marzo 2023, 08:22

Questa mattina in corso Casale le operazioni di sgombero della palazzina occupata (FOTO)

Sono state trovate e allontanate due persone, al civivo 126. Al 132 non c'era più nessuno. Il Coordinamento Asti Est: "La città che vogliamo si occupa di ognuno". Zollo: "Servizi sociali mossi con largo anticipo hanno evitato criticità"

Foto di Merfephoto

Foto di Merfephoto

Da questa mattina, 7 marzo, in corso Casale ad Asti è in corso lo sgombero della palazzina occupata abusivamente, nelle scorse settimane oggetto di blitz da parte delle forze dell'ordine.

La vicenda, che ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, aveva portato a identificare 25 persone, tutte denunciate per occupazione abusiva di edifici e furto di energia elettrica, 10 delle quali sono risultati anche irregolari sul territorio italiano. 

Le operazioni di questa mattina

Al civico 126 sono stati trovati un ragazzo e una signora, che sono stati fatti uscire. Al 132 non c'era più nessuno. Sul posto una task force di forze dell'ordine: polizia, carabinieri, polizia municipale, 118, vigili del fuoco, guardia di finanza.

Sul posto anche la protezione animali, per recuperare alcuni gatti (poi affidati al canile di Asti) e persino delle galline che sarebbero state trovate nei locali. Durante le operazioni non sono state registrate criticità. I vigili del fuoco sono intervenuti per alcune bombole di gas presenti nei locali (non pericolose) e per la bonifica dell'area. Insieme a loro anche i tecnici Enel, per staccare i contatori.

Il materiale contenuto negli alloggi, recuperato dalla ditta di traslochi, sarà tenuto in magazzino. 

Rimarrà un servizio di controllo permanente in zona.

L'assessore Zollo: "Servizi sociali mossi con largo anticipo, evitate criticità"

L'assessore comunale ai Servizi sociali, Eleonora Zollo, fa il punto della situazione: "I Servizi sociali si sono mossi con largo anticipo in questa situazione e ciò ha permesso di evitare criticità e problematiche. Siamo stati efficienti". 

"Erano già stati presi in carico nei giorni scorsi i nuclei familiari più fragili, con una bambina minore e per loro era stata trovata una sistemazione - aggiunge l'assessore - Questa mattina, quindi, non si sono registrate particolari criticità".

Il Coordinamento Asti Est: "Non è la città che vogliamo"

"La città che vogliamo si occupa di ognuno - tuonano dal Coordinamento Asti Est - non separa gli affetti, non taccia di illegalità chi è costretto ad agire sul crinale dei codici di legge. La città che vogliamo è attiva e solidale, non allontana le persone, ma caccia i prepotenti e gli speculatori. Oggi un'altra scena di questo dramma è in fase di compimento. Decine di persone, colpevoli di essere povere, sono gettate per strada. Possiamo decidere di interrompere la proiezione, oppure aspettare che si trasformi in horror. A noi questo film non piace e vogliamo interromperlo".

Il commento del consigliere Mario Malandrone

"Meglio in strada che in un palazzo degradato? La risposta è ardua. Le famiglie con minori saranno sistemate (madre e minore), padre forse in dormitorio. Gli altri non si sa. In questi giorni si è svelata l' occupazione di molti di loro: lavoro sottopagato ecc ecc... Il tema è sempre lo stesso: come si può gestire una situazione del genere. Si è dormito per più di 10 anni e quindi si agisce in emergenza , ma son passate più amministrazioni di diverso colore". 

Luisa Rasero

"Da cittadina astigiana, confesso di non capire l'atteggiamento del mio Comune in merito all'annunciato sgombero di Corso Casale. Capisco la fretta dei proprietari dell'immobile, anche se...in 10 anni di occupazione non si erano accorti di niente? O l'avevano pagato così poco che qualsiasi speculazione poteva aspettare con comodo? Capisco la fretta di Questura e Prefettura che devono rispondere alla sterzata del Governo Meloni sulle occupazioni da non più tollerare, anche se....le occupazioni di Casa Pound? O quelli sono amici del Governo e quindi intoccabili? Vabbè così va il mondo. Ma, nel gioco delle parti, dal Comune ci si aspetterebbe maggior prudenza, magari una richiesta di rallentare i tempi delle sgombero". 

 

Elisabetta Testa

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