Non presta il fianco l'assessore al Commercio del Comune di Asti, Mario Bovino, alle polemiche degli ambulanti Goia del mercato di Asti che ieri, con una nota, hanno richiesto le sue dimissioni, ma nell'intervista che ci ha rilasciato questa mattina, venerdì 7 aprile, vuole rimarcare il positivo lavoro che si sta facendo sul commercio, a partire da eventi che coinvolgano più zone della città, alla riqualificazione del Mercato coperto, valorizzazione di quello di piazza Catena, alla Grande distribuzione e il piccolo commercio. Ampie valutazioni che si legano al settore turistico e alla visione di città.
Eventi e turismo sono profondamente legati al commercio, cosa sta facendo l'Amministrazione in merito?
Stiamo facendo tante cose, per esempio la Fiera di Primavera è andata molto bene. È stato valorizzato corso Dante e i negozi erano aperti. Non tutti, ma chi ha deciso di non tenere aperto me lo ha comunicato. Si sta creando una bella sinergia con i commercianti. Più che incentivare gli acquisti penso che si debbano creare eventi collaterali.
Un altro evento sarà il Mercato d'Europa che si terrà in piazzale De Andrè e coinvolgerà corso Alfieri fino a piazza Primo Maggio, poi ci sarà la Fiera di San Secondo, con hobbisti dislocati in diverse zone per sfruttare il flusso turistico, allargheremo ai Giardini e viale alla Vittoria. Stiamo cercando di allargare il cerchio per coinvolgere più persone. A settembre tornerà 'Moda sotto le stelle' coinvolgendo i negozi di abbigliamento. Si stanno valutando diversi eventi.
E il famoso Mercatino di Natale? Sarà anche in piazza Alfieri?
Il Mercatino di Natale lo segue l'ufficio turismo e una delle ipotesi è corso Alfieri e piazza Alfieri. Sto cercando di allargare la maglia per coinvolgere più parti della città e a volte bisogna mediare.
Va bene anche il Mercatino dell'Antiquariato, sembra
Molto bene, la prestigiosa rivista 'Antiquariato', nel numero 503 uscito a marzo, oltre ad occuparsi delle più importanti novità dell’antiquariato presenti nelle città come Parigi, Londra e Firenze ha descritto il nostro mercatino come uno dei più importanti a livello nazionale con il titolo “L'antiquariato astigiano”. In quell'occasione abbiamo molte persone che vengono da fuori, arrivano il sabato e mangiano e dormono qui creando un importante indotto".
Valorizzazione del piccolo commercio e grande distribuzione, come farli coesistere? Asti è piena di supermercati e sembra in arrivo un nuovo centro commerciale nei pressi del Borgo.
Il terreno nei pressi del Borgo che abbiamo valorizzato è una pratica iniziata nel 2020. Oggi non si è ancora deciso cosa arriverà, ma abbiamo valorizzato un terreno che valeva zero e ora vale 4 o 5 milioni e abbiamo ricaratterizzato un immobile del Comune. Non ci sono ancora proposte. La Grande distribuzione è un settore che può coesistere con le attività commerciali, sì c'è concorrenza che porta vantaggio per chi va a comprare. Ci sono piccole attività, inoltre, che dopo la pandemia hanno sfruttato un servizio che prima non c'era, il delivery e hanno aumentato gli introiti. Le cose possono coesistere, la gente può fare una scelta. Io preferisco il piccolo commercio che ha diversi vantaggi, per esempio nel campo dell'elettronica.
Parentesi mercati.. Per esempio il Mercato coperto o piazza Catena. Cosa state facendo?
Martedì 18 aprile avremo un incontro con gli operatori del Mercato coperto, ci hanno fatto richieste e stiamo trovando soluzioni per andare incontro ai commercianti. Per noi il Mercato coperto è un valore aggiunto, un servizio in più che ha la città anche a livello turistico. Stiamo vedendo di consentire la somministrazione che darà un un servizio in più.
Per piazza Catena abbiamo fatto incontro con i commercianti. Sto lavorando con gli uffici per vedere come dislocarlo, ma ci sono pochi operatori. Ho chiesto di farmi richieste e sto studiando la disposizione, i tempi si allungano ma ci stiamo lavorando. Se si portassero più operatori l'amministrazione può persare alla valorizzazione. E' un mercato a cui tengo molto ed è comodissimo.
Cosa può dirci sui mercati di piazza Alfieri e Libertà, ma anche di piazza del Palio?
Anche il sindaco lo ripete spesso, ma negli ultimi dieci anni i banchi erano 152 e ora sono arrivati a una novantina, sto monitorando da mesi la situazione, il mercoledì prima di Pasqua c'erano tanti posti vuoti. Alle 14.30 mancavano 10 operatori. Se non ci credono loro, cosa può fare l'Amministrazione?
