“Il romanzo nel cassetto: 100 consigli per aspiranti scrittori” è il titolo del libro scritto a quattro mani da Marco Ongaro e Fabrizio Mastrorocco, che sarà presentato venerdì 26 maggio alle 21 in Biblioteca a Calamandrana (ex stazione ferroviaria).
Un particolare appuntamento dedicato a chi aspira a costruire un romanzo o un racconto, ma anche a chi ama semplicemente la lettura. I due autori hanno già firmato altri due testi dedicati all’argomento: “Manuale poco pratico di scrittura creativa” e “Manuale quasi pratico di scrittura teatrale” (tutti editi da Historica). Cultura, passione ed ironia si mescolano nelle lezioni che Marco Ongaro da oltre dodici anni impartisce agli allievi del Teatro stabile di Verona. Nel corso del tempo ha maturato l’idea di fissare sulla carta le lezioni e ha trovato lo scrittore perfetto in Fabrizio Mastrorocco con cui ha firmato i libri. Da questa esperienza sono nate piccole pièces teatrali (particolari quelle ispirate a Il pendolo do Foucault di Umberto Eco che si possono trovare su You tube), e altri momenti letterari.
Organizza la Biblioteca con il Comune e l’associazione Le colline della cultura.
Marco Ongaro, veronese, è un artista poliedrico, noto soprattutto come cantautore, drammaturgo e scrittore di raffinata eleganza: al suo attivo decine di brani a partire da AI (Rossodisera), con cui si è aggiudicato la Targa Tenco come miglior opera prima a cui sono seguite canzoni e testi e musiche per molti spettacoli di teatro-danza e musical.
Ongaro ha pubblicato anche libri di poesie e al suo attivo ha molte collaborazioni con la cantante Grazie De Marchi. Ma con il suo estro creativo ha anche sperimentato la scrittura di libretti per opere liriche, non dimenticando la vocazione di cantautore: ad esempio nel 2011 con “Canzone per adulti” ha vinto il Premio Lunezia e il Premio Locascio ed è entrato nella rosa dei finalisti al Premio Tenco, come miglior album dell’anno. Come drammaturgo con “L’alba della libertà”, riflessione sulla Costituzione per l’Università di Verona è stato premiato con la medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica. Negli ultimi anni, da segnalare infine le opere con Mastrorocco di cui si parlerà a Calamandrana e il libro “Un poeta può nasconderne un altro – Il senso per la parola di Serge Gainsbourg” che gli è valso il Premio CartaCanta per il miglior libro di argomento musicale italiano.
Fabrizio Mastrorocco, bolzanese, con studi di Ingegneria all’Ateneo di Bologna, si dedica all’insegnamento, ma come racconta “tutti hanno un romanzo nel cassetto e alterno a notti di scrittura, giornate tra calcoli matematici, Scrivo da sempre, prima come autodidatta poi forte dell’approdo alla scuola del Teatro Stabile di Verona e all’incontro con Marco Ongaro”. E ancora: “Non so come sono capitato in un corso di scrittura e perché sia successo solo a quarant'anni. Mi è capitato e basta, come accade la maggior parte delle cose. Era il momento giusto, il corso giusto, l'insegnante giusto. Mi sono iscritto pensando di scrivere racconti, magari di abbozzare un romanzo (e l'ho fatto, come tutti i miei compagni) e ne sono uscito avendo pubblicato tre saggi”.