Alle ore 17 al Teatro Vittoria DA NAPOLI A PARIGI
Intorno al 1760 alcuni mandolinisti napoletani vengono invitati a suonare al Palazzo delle Tuileries, e Parigi impazzisce per uno strumento del quale non sospettava le potenzialità. Il programma ripercorre dunque quegli anni strepitosi, riportando alle orecchie la musica dei protagonisti dell’età d’oro del mandolino.
Giovanni Battista Gervasio
Sonata in do maggiore
Domenico Scarlatti
Sonata K. 208 in la maggiore Sonata K. 78 in fa maggiore anonimo
Sonata VI in sol minore
Emanuele Barbella
Sonata in la maggiore
Giovanni Battista Gervasio
Sonata in re maggiore
Domenico Scarlatti Sonata K. 73 in do minore anonimo
Sonata Prima in do maggiore
Pizzicar Galante
Anna Schivazappa, mandolino
Anna Fontana, clavicembalo
BIGLIETTI ESAURITI
Pizzicar Galante è un ensemble barocco fondato a Parigi nel 2012 da Anna Schivazappa (mandolini barocchi) e Fabio Antonio Falcone (clavicembalo). Gli obiettivi dell’Ensemble sono la diffusione e la valorizzazione del repertorio originale per mandolino e basso continuo (XVIII secolo), eseguito su strumenti originali o copie dell’epoca. Secondo le esigenze dei programmi, Pizzicar Galante si esibisce in formazione a geometria variabile a partire dal duo (mandolino e cembalo) fino a quattro elementi, con la collaborazione di Ronald Martin Alonso (viola da gamba) e Daniel de Morais (tiorba). L’Ensemble è regolarmente invitato a suonare nei più importanti festival, in Francia e all’estero (Festival baroque de Sézanne, Festival Embar(o)quement Immédiat, Les Concerts de Midi de la Sorbonne, Les Inédits de la Bibliothèque Nationale de France, Concerti di San Torpete a Genova, Festival Sinfonia en Périgord, France Musique, Festival Midis Minimes, Costa Rica Music Festival). L’amore per la ricerca e la promozione del repertorio storico per mandolino e basso continuo secondo i canoni dell’interpretazione “storicamente ispirata” costituiscono il punto di partenza e di arrivo del lavoro dei membri di Pizzicar Galante. Con l’intento di far riscoprire al pubblico opere ingiustamente dimenticate, Pizzicar Galante ha scelto di dedicare il suo primo progetto discografico alla registrazione in prima mondiale dell’integrale delle sonate per mandolino e basso continuo di Roberto Valentini, pubblicata nel 2016 da Brilliant Classics. Nominato agli International Classical Music Awards 2017, il cd ha riscosso grandi apprezzamenti da parte della critica specializzata ed è stato trasmesso da importanti emittenti internazionali come Rai Radio3, la Radio nazionale spagnola e l’inglese BBC. Un secondo cd dedicato alle sonate di Domenico Scarlatti per mandolino e basso continuo è stato pubblicato nel 2019 da Arcana (gruppo Outhere), riscoutendo unanime apprezzamento da parte del pubblico e della critica specializzata. Un nuovo cd con protagonista il mandolino nel XVIII secolo è in uscita per Arcana nell'autunno 2023.
Alle ore 20 all’Auditorium Giovanni Agnelli RUSSIE
Cajkovskij era di Votkinsk, una cittadina sugli Urali, a mille chilometri da Mosca procedendo verso
Oriente. Lera Auerbach è di ˇCeljabinsk, settecento chilometri ancora più a Est, ai confini della
Siberia. Musorgskij era invece nato a Karevo, un minuscolo villaggio piuttosto vicino alla
Bielorussia. E così in questo programma si ritrova la pluralità di anime – anche geografiche – della Russia.
Lera Auerbach
Icarus
Prima esecuzione in Italia
Pëtr Il'ič Čajkovskij
Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35
Modest Musorgskij
Quadri da un'esposizione, trascrizione per orchestra di Maurice Ravel
Royal Philharmonic Orchestra
Vasily Petrenko, direttore Julia Fischer, violino
Il concerto prevede intervallo
Posti numerati € 25, € 30
La missione della Royal Philharmonic Orchestra di arricchire la vita attraverso esperienze orchestrali eccellenti e inclusive nel loro fascino, la colloca in prima linea nel fare musica nel Regno Unito e a livello internazionale. Eseguendo in genere circa 200 concerti all’anno e con un’audience internazionale dal vivo e online di oltre 60 milioni di persone, l’Orchestra abbraccia un vasto repertorio sinfonico che le consente di raggiungere un pubblico diversificato e di spingersi oltre registrando colonne sonore di videogiochi, film e televisione e lavorando con pop star. La RPO ha collaborato con gli artisti più stimolanti e nel 2021 ha dato il benvenuto a Vasily Petrenko come nuovo direttore musicale. Appuntamento fondamentale nella sua storia, la stagione di debutto di Petrenko con la RPO è stata lodata dal pubblico e dalla critica. I momenti salienti hanno incluso un concerto di gala per celebrare il 75° anniversario della RPO (con i solisti Sheku Kanneh-Mason e Bryn Terfel), esibizioni ai BBC Proms e all’Edinburgh International Festival, tournée negli Stati Uniti e in Germania e una serie di prestigiosi festival europei. In qualità di direttore musicale della RPO,
Vasily Petrenko è entrato a far parte di un elenco di direttori titolati che comprende Pinchas
Zukerman (direttore ospite principale), Alexander Shelley (direttore associato principale) e
Grzegorz Nowak (direttore associato permanente). La RPO è stata fondata nel 1946 da Sir Thomas
Beecham; oltre a un fitto programma di esibizioni nazionali e internazionali, l’Orchestra ha una stagione annuale di concerti alla Royal Albert Hall di Londra, alla Royal Festival Hall del Southbank Centre e alla Cadogan Hall dove è Orchestra in residenza. La stagione 2022/2023 ha come tema “Journeys of Discovery” (viaggi di scoperta), un caleidoscopio di capolavori orchestrali tra cui le tre epiche sinfonie corali di Mahler, la Sinfonia fantastica di Berlioz, il Poema dell’estasi di Skrjabin, il Concerto per pianoforte e La cattedrale blu di Jennifer Higdon. La stagione comprende anche tournée in Europa, Giappone e Corea del Sud e collaborazioni con artisti ospiti tra cui Isata KannehMason, Andrew Davis, Chloé van Soeterstède, Arabella Steinbacher, Nobuyuki Tsujii, Shiyeon Sung, Simon Trpčeski, Narek Hakhnazaryan. Per garantire che la musica orchestrale dal vivo sia accessibile a un pubblico il più inclusivo e diversificato possibile, nel 1993 l’Orchestra ha lanciato RPO Resound, cresciuto fino a diventare il programma educativo più innovativo e rispettato nel
Regno Unito e a livello internazionale: su questa linea nel 2024 trasferirà la sua sede a Wembley Park nel London Borough of Brent. Nel 1986 è stata la prima orchestra del Regno Unito a lanciare la propria etichetta discografica con continui progressi della tecnologia digitale, raggiungendo oltre 50 milioni di streaming ogni anno. Il pubblico online dell’RPO interagisce attraverso il sito Web e i canali dei social media, dove l’Orchestra condivide spettacoli in streaming, interviste agli artisti, approfondimenti dietro le quinte e altro ancora.
Vasily Petrenko è direttore musicale della Royal Philharmonic Orchestra dal 2021 e direttore principale della European Union Youth Orchestra dal 2015. È direttore laureato della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, dopo il suo acclamato incarico di quindici anni come direttore principale dal 2006 al 2021, ed è stato direttore ospite principale e direttore artistico della State Academic Symphony Orchestra of Russia (2016/2022), direttore principale della Oslo Philharmonic (2013/2020), direttore principale della National Youth Orchestra of Great Britain (2009/2013) e direttore ospite principale del Teatro Mihajlovskij di San Pietroburgo, dove ha iniziato la sua carriera come direttore residente (1994/1997). Vasily Petrenko è nato nel 1976 e ha iniziato gli studi presso la Cappella Accademica di Stato di San Pietroburgo, la più antica scuola di musica della Russia, proseguendo al Conservatorio di San Pietroburgo dove ha partecipato a masterclass con figure come Ilya Musin, Mariss Jansons e Yuri Temirkanov. È invitato regolarmente a dirigere le orchestre più prestigiose del mondo tra cui Berliner Philharmoniker, Gewandhaus di Lipsia, London
Symphony, London Philharmonic, Philharmonia Orchestra, Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Orchestre National de France, NHK Symphony e la Sydney Symphony Orchestra. È apparso al Festival di Edimburgo, al Grafenegg Festival e ai BBC Proms. Gli ultimi anni hanno visto una serie di debutti nordamericani di grande successo, con Philadelphia Orchestra, Los Angeles Philharmonic Orchestra, Cleveland Orchestra e Orchestre Sinfoniche di San Francisco, Boston, Chicago, Montréal e St Louis. Ugualmente a suo agio nell’opera lirica, con oltre trenta titoli in repertorio, ha debuttato nel 2010 al Glyndebourne Festival con Macbeth e all’Opéra de Paris con Evgenij Onegin; nella stagione 2019/2020 ha debuttato al Metropolitan di New York con La dama di picche. Nell’ambito della sua ampia discografia, spicca il ciclo sinfonico di Šostakovič per Naxos Records con la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, che ha raccolto consensi in tutto il mondo. Con la Oslo Philharmonic Orchestra ha recentemente pubblicato un ciclo di sinfonie di Skrjabin e di poemi sinfonici di Strauss. Nel 2017 Vasily Petrenko è stato insignito del premio “Artist of the Year” ai prestigiosi Gramophone Awards, un decennio dopo aver ricevuto il premio “Young Artist of the Year”. Nel 2010 ha vinto il “Male Artist of the Year” ai Classical BRIT Awards ed è solo la seconda persona ad aver ricevuto il dottorato onorario sia dall’Università di Liverpool sia dalla Liverpool Hope University, oltre a una “Honorary Fellowship” dalla Liverpool John Moores University, premi che riconoscono l’impatto che ha avuto sulla Royal Liverpool Philharmonic Orchestra e sulla scena culturale della città durante gli anni in cui ne è stato direttore principale.
Julia Fischer è una musicista versatile nota anche per le sue straordinarie capacità come pianista da concerto, musicista da camera e insegnante di violino. Nata a Monaco di Baviera da genitori tedesco-slovacchi, ha ricevuto le sue prime lezioni di violino all’età di 3 anni e le sue prime lezioni di pianoforte poco dopo da sua madre, Viera Fischer. A 9 anni ha iniziato a studiare violino con Ana
Chumachenco all’Università di Monaco, dove è poi stata a sua volta docente. Il primo premio al Concorso internazionale “Yehudi Menuhin” nel 1995 è stato una delle pietre miliari della sua carriera e da allora si è esibita con le migliori orchestre di tutto il mondo, lavorando spesso con direttori come Herbert Blomstedt, Alan Gilbert, Jakub Hrůša, Vladimir Jurowski, Juanjo Mena, Riccardo Muti, Vasily Petrenko, Esa-Pekka Salonen, Thomas Søndergård, Yuri Temirkanov, Michael
Tilson Thomas e Franz Welser-Möst. Nella stagione 2022/2023 è artista in residenza presso la Staatskapelle Dresden, in tour con Christian Thielemann, oltre a esibirsi in un recital da solista e in formazione da camera con i membri dell’Orchestra. Questa stagione la vede anche due volte con Riccardo Muti, prima con l’Orchestre National de France, poi con la Chicago Symphony Orchestra. Festeggia vent’anni di collaborazione con il violoncellista Daniel Müller-Schott, eseguendo il Doppio concerto di Brahms con i Bamberger Symphoniker diretta da Juanjo Mena, oltre a un tour europeo con la Eurepean Union Youth Orchestra e Antonio Pappano. Entusiasta musicista da camera, nel 2010 ha fondato un quartetto con Alexander Sitkovetsky, Nils Mönkemeyer e Benjamin Nyffenegger. Il concerto all’Alte Oper di Francoforte nel 2010 ha segnato il suo debutto come pianista: nella stessa serata ha eseguito il Concerto per pianoforte di Grieg, dopo aver suonato il Concerto per violino n. 3 di Saint-Saëns nella prima metà: la performance è disponibile su un dvd pubblicato da Decca. L’insegnamento è un’altra parte integrante della sua vita musicale con regolari masterclass; nel 2019 ha fondato un’orchestra per bambini, la Kindersinfoniker, a Monaco di Baviera. Julia Fischer ha pubblicato numerose registrazioni acclamate dalla critica e premiate, prima con Pentatone e poi con Decca. Aprendo nuovi orizzonti nel mercato della musica classica, nel 2017 ha lanciato la sua piattaforma musicale, il JF CLUB, che offre filmati audio e video esclusivi, anteprime delle sue nuove registrazioni e approfondimenti personali sulla sua musica e sul suo lavoro, come la Sonata in la maggiore di César Franck, la Sonata in re minore di Karol Szymanowski e il Trio per archi in do minore di Beethoven. Nel 2021 ha pubblicato un’edizione limitata in vinile delle Sonate di Eugène Ysaÿe come esclusiva JF CLUB in collaborazione con Hänssler Classic. Julia Fischer suona un violino Giovanni Battista Guadagnini (1742) e un Philipp Augustin (2018).
Alle ore 21 alla Scuola Holden IL PIANOFORTE DI SCHUMANN
È nei pezzi brevi che il genio di Schumann sa esprimersi al meglio. Dove l’idea, l’emozione possono concentrarsi in pochi istanti, come si può ascoltare nel programma che anche quest’anno il festival consacra alla sua musica.
Robert Schumann
Gesänge der Frühe op. 133
3 Phantasiestücke op. 111
Intermezzo e Finale dal Carnevale di Vienna op. 26 Carnaval op. 9
Anna Kravtchenko, pianoforte
Posto unico numerato € 7
Anna Kravtchenko si è imposta nel panorama del pianismo internazionale dopo aver vinto nel
1992, a soli 16 anni, il primo premio all’unanimità al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni”.
Nel corso della sua carriera ha suonato per le maggiori istituzioni musicali europee come
Philharmonie di Berlino, Goldener Saal del Musikverein di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam,
Tonhalle di Zurigo, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Herkulessaal di Monaco di Baviera,
Klavier-Festival Ruhr, Salle Gaveau di Parigi, Festival La Roque d’Anthéron, Wigmore Hall di Londra,
Victoria Hall di Ginevra, Festival di Bergen, Festival di Brescia e Bergamo. Si è inoltre esibita in Giappone, Sud Africa, Stati Uniti e Canada. Ha suonato con importanti orchestre italiane e straniere, tra le quali BBC Philharmonic Orchestra, Baltimore Symphony Orchestra,
Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunk, Bergen Philharmonic Orchestra, Real Orquesta Sinfónica de Sevilla, Israel Chamber Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, OSN Rai, collaborando con numerosi direttori tra i quali Albrecht, Gatti, Tortelier, Sitkovetsky, Pehlivanian, Ráth. Attiva anche nella musica da camera, si è esibita al fianco di Enrico Dindo, Pavel Berman, Sergey Krylov, Georg Hörtnagel, Stefan Milenkovich, Ole Edvard Antonsen. Nel 2006 ha registrato un cd per Decca con un programma interamente dedicato a Chopin. Nello stesso anno ha vinto l’International Web Concert Hall Competition negli Stati Uniti. Il suo cd dedicato a Liszt è stato recensito con cinque stelle ed è stato nominato cd del mese sulle principali riviste italiane. Anna Kravtchenko ha studiato all’Accademia Pianistica di Imola dove è stata ammessa “ad honorem” e presso la quale ha poi insegnato; dal 2013 è docente di pianoforte presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.
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